Pregliasco fa marcia indietro e ritira la circolare sui pazienti non vaccinati: valeva per l’emergenza

27 Gen 2022 15:27 - di Redazione
Pregliasco

Una disposizione dovuta al principio di precauzione per l’acuirsi dell’emergenza Covid-19. Che però ora “è decaduta” alla luce del mutato scenario epidemiologico.

La lettera di Pregliasco a Belpietro

Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Istituto ortopedico Galeazzi di Milano, comunica con una lettera indirizzata al direttore del quotidiano ‘La Verità’, Maurizio Belpietro, il superamento della circolare che prevedeva il rinvio di interventi non urgenti su pazienti fragili, tra i quali venivano comprese anche le persone non in possesso di super Green pass. Una scelta che avviene dopo la serrata campagna contro il virologo e la sua circolare da parte dello stesso quotidiano e della trasmissione Fuori dal coro di Mario Giordano.

Pregliasco: opportuno fare chiarezza

“Dopo diversi giorni di polemiche nate in seguito a una disposizione a mia firma – scrive il virologo dell’università Statale di Milano, che ieri non aveva voluto rilasciare dichiarazioni – ho ritenuto opportuno” fare chiarezza, “anche a tutela dei pazienti che ogni giorno si affidano con fiducia all’Istituto Galeazzi e dei professionisti che vi operano.

La circolare nasce per la pressione sugli ospedali dovuta al Covid

La disposizione del 3 gennaio scorso, che ha suscitato polemiche su social e media perché “considerata lesiva dei diritti dei pazienti non vaccinati – si legge nella missiva pubblicata oggi – è nata in un contesto di particolare emergenza, determinata dalla allora crescente pressione sull’attività ospedaliera, causata dalla quarta ondata dell’emergenza Covid. In quel preciso momento, le due evidenze erano l’incremento esponenziale di ricoveri di pazienti Covid positivi e l’aumento del personale sanitario costretto in quarantena”.

Pregliasco: la circolare era valida solo per un periodo di due settimane

In quella situazione “in qualità di direttore sanitario” del Galeazzi, “avevo il dovere di garantire il mantenimento dell’attività chirurgica e di ricovero non procrastinabile, nonché dell’attività di pronto soccorso. Per questa ragione, e solo per un periodo di 2 settimane, come emerge chiaramente dal testo della circolare – puntualizza Pregliasco – alcuni interventi non urgenti dei pazienti più fragili sono stati rinviati. Tra i pazienti più fragili ho valutato, ancorché non previsto, di includere, tra gli altri, anche coloro che non erano in possesso del Green pass rafforzato, ciò per proteggere da un’eventuale infezione proprio i soggetti vulnerabili che più facilmente la contraggono e per non rischiare di vedere crescere l’occupazione dei letti in terapia intensiva”.

Ora “vorrei rassicurare lei e i suoi lettori – prosegue il medico nella lettera a Belpietro – rispetto al fatto che tale disposizione è decaduta, avendo dato indicazioni in merito e assumendomi la responsabilità di aver preso a suo tempo una decisione ora non più necessaria vista l’attuale situazione epidemiologica”.

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