Meloni: “Il vertice del centrodestra sia convocato nelle prossime ore. O lo chiederò ufficialmente”
Giorgia Meloni detta i tempi agli alleati. “Il vertice di centrodestra deve essere ancora convocato. Per come la vedo io, ovviamente, è inevitabile che si svolga prima della fine della settimana. Spero sia calendarizzato nelle prossime ore;altrimenti lo chiederò ufficialmente“. Giorgia Meloni detta i tempi a margine del flash mob di FdI a piazza Montecitorio. Ha risposto alle domande incessanti dei cronisti sullo slittamento del vertice del centrodestra. Che era in programma oggi, ma che mercoledì Berlusconi ha posticipato. I retroscenisti che vedono in questo ritardo un segnale di sfaldamento all’interno della coalizione, le chiedono maliziosi: C’è ancora l’unità del centrodestra? “C’è sempre l’unità”, ha risposto la leader di FdI. Ribadendo la posizione del partito uscita dal summit precedente con gli alleati. Se Berlusconi scioglierà la riserva e si candidarà ufficialmente al Quirinale, FdI ci sarà, leale come nei patti. In caso contrario si deciderà un piano B, ma tutti compatti.
La Meloni detta i tempi sul vertice centrodestra
Sulla compattezza della coalizione sono intervenuti in mattinata diversi esponenti del centrodestra a “raffreddare” le ipotesi dei più disparati retroscena. Ha iniziato Giorgio Mulè, Sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia intervenendo ad Agorà. “Da parte del centrodestra non c’è ad oggi un’ipotesi alternativa rispetto all’indicazione del presidente Berlusconi. Che a breve scioglierà la riserva. Questo fa capire che ancora una volta il centrodestra è unito e compatto. Viceversa ci sarebbero state delle indicazioni differenti e divergenti. Il centrodestra in questo è diverso dal centrosinistra che sa porre solo veti”. Anche l’intervista di Ignazio La Russa al Giornale ha chiarito la situazione.
Quirinale, la compattezza del centrodestra prima di tutto
E’ intervenuto poi il leader della Lega, Matteo Salvini, sempre “movimentista”: “Sul Quirinale sto proseguendo gli incontri, la certezza che ho è che il centrodestra ragionerà e voterà compatto dall’inizio alla fine”. E’ convinto che sul Quirinale il centrodestra “sarà determinato. Determinante è il ruolo di Berlusconi: che è e sarà fondamentale”, dice il segretario della Lega Matteo Salvini, nel corso di un punto stampa. “La nostra posizione è chiara e leale: il centrodestra unito deve indicare il nome del candidato alla presidenza della Repubblica. E quel nome, fino a quando non scioglierà la riserva, è Silvio Berlusconi”. Lo ha ribadito in tv Maurizio Lupi, presidente di Noi con l’Italia a Omnubus, su La7. ” Ma il tempo stringe e tutti insieme dobbiamo prendere una decisione: non possiamo permetterci di andare al rimorchio del centrosinistra, che non ha ancora un nome”.
Sul Quirinale il centrodestra marcerà unito
Salvaguardare l’unità del centrodestra- primo obiettivo di Giorgia Meloni- è pienamente condiviso dal governatore della Sicilia, Nello Musumeci: “Penso che Sgarbi stia chiamando gli indecisi. Una persona con la mia storia, può essere mai sollecitato dal mio amico Sgarbi per il Quirinale? No… Io voterò secondo la scelta, spero unanime, che farà il centrodestra”. “La coesione del Centrodestra è per noi un fattore fondamentale”: lo ribadisce il senatore Udc e presidente del partito, Antonio De Poli. “Questa sarà la chiave per incidere positivamente sulla partita del Quirinale”.