Ita, Lufthansa conferma le trattative in corso. Rampelli: «Diventerà una low cost tedesca»
È arrivata da Lufthansa la conferma «di essere in trattativa con il gruppo Msc» e di essere «il potenziale partner nella possibile acquisizione di una quota di maggioranza da parte di Msc in Ita». Ieri era stata la stessa compagnia che ha preso il posto di Alitalia a rendere noto di aver ricevuto una manifestazione di interesse da Msc e Lufthansa per l’acquisizione delle quote. «Utilizzeremo i prossimi 90 giorni per esplorare tutte le possibili opzioni per una cooperazione, compresa un’eventuale partecipazione», ha spiegato all’Adnkronos un portavoce della compagnia tedesca. L’operazione, però, ha avvertito il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, rischia di far diventare la compagnia una «low cost tedesca» e l’Italia una nazione priva di «sovranità aviatoria».
Rampelli: «La politica pensa al Colle e Draghi vende Ita»
«Mentre la politica si occupa del Quirinale, Draghi vende Ita», ha avvertito Rampelli, sottolineando che «la gloriosa Alitalia, ridotta da manager sciagurati a una specie di charter, rischia oggi di diventare una low cost tedesca». «Pessime scelte effettuate da manager scaltri e governi sciatti e incapaci, di sinistra e di destra – ha proseguito l’esponente di FdI in un lungo post su Facebook – hanno oggi determinato un taglio drastico del personale, salari capestro fuori dal contratto nazionale di categoria con selezione discrezionale del personale della nuova compagnia, sostanziale azzeramento dei voli a lungo raggio (quelli più remunerativi), prospettiva di cessione dei servizi a terra, acquisto per 90 milioni di euro e inspiegabile mancato utilizzo del marchio Alitalia, dimezzamento della flotta…».
Con Lufthansa in Ita «perdiamo la sovranità aviatoria»
«Insomma – ha commentato Rampelli – tutte azioni tese a depauperare l’azienda italiana e renderla scalabile a costi stracciati da Lufthansa, partner economico non compatibile con le sue attuali dimensioni ovvero perfettamente coerente con gli obiettivi tedeschi di monopolizzazione e sfruttamento del ricco mercato italiano». Oltre alla cessione del business, ha avvertito ancora Rampelli, «la nostra nazione perderebbe con l’ingresso di Lufthansa anche la sua sovranità aviatoria». «La questione stupefacente – ha commentato il vicepresidente della Camera – è che nel corso dell’audizione alla Camera di venerdì scorso il presidente di Ita, Altavilla, ha negato qualunque tipo di trattativa con altri potenziali partner, nonostante si parlasse ripetutamente di Lufhtansa alla quale si aggiunge oggi l’interesse concreto di Msc».
In atto «un’operazione anti-italiana»
«Dopo lo sceriffato di questi mesi, tra minacce, improperi e sgarbi istituzionali – ha proseguito Rampelli – è iniziata la fase delle menzogne seriali a rendere sempre più incompatibile l’ex manager Fca con il ruolo che dovrebbe vincolarlo alla tutela degli interessi nazionali. In tutto questo pesa il mistero Draghi, proprio nel mezzo della vicenda quirinalizia che tuttora lo coinvolge… A chi risponde l’ex governatore della Bce? In quale maniera il suo governo sta tutelando gli interessi geopolitici e trasportistici italiani nella gestione della partita Alitalia/Lufthansa? Non ci vuole un complottista – ha quindi concluso l’esponente di FdI – per intuire che quella in atto, iniziata con la secretazione della lettera del Commissario europeo al governo di Roma, è un’operazione anti-italiana. Il tutto tra gossip, arroganza, omertà e surreali bugie».