“Grazie, zio, non lo vogliamo”, Aldo Busi umiliato: il suo libro non interessa né editori né parenti
Aldo Busi, scrittore, gay dichiarato, uno dei più famosi provocatori della tv fin dagli anni Ottanta, sta vivendo una triste parabola discendente. Di fatto è scomparso dai radar da 10 anni. Si era parlato di un auto-esilio dalla ribalta e dai riflettori in quanto stava lavorando a un libro. In realtà il condizionale è d’obbligo perché pare che il volume di Busi ci sia, ma che non interessi nessun editore. Neanche i parenti ne volgiono sapere nulla. A darne notizia è Paolo Landi in un articolo per Doppiozero.com. Dagospia ha rilanciato l’articolo.
Aldo Busi, l’umilazione per il suo libro
Aldo Busi ha lavorato al suo Seminario sul postmortem ininterrottamente dal 2010 all’autunno 2020. L’articolo è frutto di un colloquio telefonico tra lo scrittore e l’autore del pezzo. Un lavoro incessante e puntiglioso quello di Busi, “con un incessante lavoro di limatura che continua tuttora”. Il volume è già stato “stampato in 850 pagine ordinatamente impilate su un tavolo da lavoro”. Con la consueta ironia dissacratoria lo scrittore e polemista ha impresso a queste pagine la dicitura “Romanzo senza neppure i posteri”, visto che nessuno pare interessato.
Aldo Busi, la “pugnalata” dei parenti: “Grazie zio ma…”
Lo scrittore 73enne, autore tra gli altri di Seminario sulla gioventù e diventato popolare con Vita standard di un venditore provvisorio di collant, ha in questi anni lavorato al suo libro in questi ultimi 10 anni. Non disdegnando qualche ospitata in tv: da Otto e mezzo a Piazzapulita fino a La pupa e il secchione. Come mai il suo libro non interessa? Lui racconta di essersi imbattuto “in sconosciuti tipografi/editor curiosi, ridicoli, ignorantissimi e vili; che se la tirano per dei perché misteriosi”, racconta con il suo linguaggio fiorito. E, colpo al cuore, ha rivelato di “essere rimasto basito quando, convocando i suoi eredi a casa per consegnare loro il manoscritto da pubblicare postumo, si è sentito rispondere: ‘Grazie zio, ma non lo vogliamo‘”. Terribile per uno come Busi.