Draghi in modalità Sfinge, domani non parlerà di Quirinale: “Controproducente”. Il retroscena

9 Gen 2022 12:07 - di Alberto Consoli
Draghi

Chi si aspetta lunedì un Draghi versione “nonno delle istituzioni”, prodigo di risposte sui temi politici caldi, il Quirinale, dovrà accontentarsi di un Draghi in modalità Sfinge. L’attesa per la conferenza stampa di domani del premier che uscirà dal silenzio del dopo decreto aumenta . Avrà molto da spiegare sul caos che le nuove regole stanno determinando, sulla loro complicata lettura. E soprattutto sulle motivazioni di alcune decisioni incomprensibili anche per molti virologi. Ma nulla dirà delle sue intenzioni quirinalizie. “A quanto risulta alla Verità da fonti assai attendibili,  risponderà alle domande sull’attività di governo e sui contenuti dell’ultimo decreto Covid; ma glisserà su domande politiche, in particolare riguardanti le sue intenzioni in relazione alla corsa per la presidenza della Repubblica”.

Fonti di governo. Sarà un premier “gelidissimo”

Insomma, l’invito dei retroscenisti è quello di non farsi illusioni sul risiko Quirinale-Palazzo Chigi. I cronisti insisteranno: “Riuscirà, nonno Mario, a dribblare le domande dei giornalisti sul suo futuro immediato? Non si sa. Quello che si sa, è che ci proveranno tutti, ma proprio tutti, a strappargli una risposta, una sillaba, un cenno, una smorfietta, un occhiolino, e nel caso riuscisse a mantenere il self control della sfinge, a interpretare pause e silenzi”.

Draghi tirerà il freno a mano sul Quirinale

«L’elezione del nuovo presidente della Repubblica», confida alla Verità un esponente del M5s, «sarà caratterizzata dalla paura. No, non quella di Omicron: quella del voto anticipato. Se non c’è la certezza di un nuovo governo sufficientemente stabile nel caso dell’elezione di Draghi alla presidenza della Repubblica», «non possiamo dare nulla per scontato». Dunque, salvo eventi eccezionali, Draghi domani non dirà nulla su questo tasto delicato. Anche  ambienti vicini a palazzo Chigi – leggiamo sul retroscena di  Libero– confermano l’ordine di scuderia: il premier  sarà «gelidissimo» proprio sulla questione Quirinale. Sul tema politico del momento il premier è intenzionato a tirare il freno a mano. Non si ripeterà la loquacità manifestata sul tema con la stampa parlamentare il 22 dicembre: «Rischia di essere controproducente», registrano voci dal Palazzo.

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