Berlusconi e quella telefonata alla Boschi: “Era felice”. Sgarbi svela il retroscena galante sul Quirinale

24 Gen 2022 10:13 - di Marta Lima

Il retroscena più ghiotto, svelato nell’ennesima intervista di Vittorio Sgarbi, riguarda i tentativi di abboccamento politico di Silvio Berlusconi con i “renziani”, che a quanto pare non sarebbero passati per i contatti con il leader, Matteo Renzi, ma con la sua fedelissima, Maria Elena Boschi, con una telefonata galante. Sgarbi rivela il suo attivismo, già declinato nei giorni scorsi, proprio sul fronte telefonico e rivendica il numero di voti portati in dote al Cavaliere: “Almeno 15” rivela alla Stampa, ma non sufficienti a far accettare la candidatura a Silvio Berlusconi per il Quirinale, declinata poi in nome del senso di responsabilità nazionale.

Berlusconi e la telefonata alla Boschi tramite Sgarbi

I renziani, dunque, erano nel mirino. “In Senato Saverio De Bonis dal Misto e Silvia Vono da Italia Viva hanno aderito a Forza Italia, due voti, il frutto del lavoro di Tajani e Ronzulli. Ma chi vuole che gli dia ascolto? Se Forza Italia finisce nelle loro mani, io ho davanti una prateria. Mi pare evidente, un’ovvietà. Sono io l’erede di Berlusconi”, dice alla Stampa il critico d’arte. Poi arriva la notizia più ghiotta: “Io ho fatto quello che ho potuto. L’ho fatto parlare con Maria Elena Boschi e stavo organizzando l’incontro con Conte”. Boschi? “L’ho chiamata e poi le ho passato Berlusconi. È stata molto gentile, era felice e lusingata di parlare con lui, Berlusconi era più commosso lui di lei: ‘Sono felice di parlare con una donna che ho sempre ammirato’, la ha detto Silvio”. Ma la mediazione con Renzi non sarebbe stata facile: “Lei ha detto che non poteva che seguire Renzi. Anche gli altri di Italia Viva con cui abbiamo parlato, Nobili, Bonifazi, sono stati tutti felici di parlare con Berlusconi, ma serviva il via libera di Renzi. Toccava a Berlusconi chiamare Renzi, ma non credo l’abbia fatto. Quella con Italia Viva era una strada in salita, mentre quella con molti Cinquestelle si presentava in discesa”.

Le trattative con i grillini e con Conte

Sgarbi poi rivela che Conte “è il più anti Draghi di tutti”. “Lo dimostrano i famosi voti di Fraccaro, era come se fossero voti per Berlusconi. Quello era un terreno fertile. Giovedì il mio contatto vicino a Conte mi ha mandato un sms, ma non c’è stato tempo. La caccia si è interrotta, Berlusconi l’ho sentito giovedì, era malinconico. Soffre, gli appare come un’ingiusta sconfitta. Dopo il ricovero non l’ho più sentito, ma ho saputo che la figura che potrebbe indicare al suo posto è Elisabetta Casellati”. Si vedrà, ma intanto Sgarbi ha svelato anche il suo piano politico personale, che non lo porterebbe al Quirinale ma alla guida di Forza Italia…

 

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