Altri 5 arresti per gli stupri di Capodanno a Milano: presi a Torino, tutti di origine marocchina

25 Gen 2022 11:57 - di Giovanni Pasero
stupri Capodanno

Altri cinque giovani sono finiti in manette all’alba per gli stupri di Capodanno a Milano: tutti di origine marocchina, sono stati catturati a Torino, dove erano residenti.

La polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Milano, nell’ambito dell’attività investigativa in atto volta all’identificazione dei responsabili delle violenze sessuali, rapine e lesioni avvenute la notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano, sta effettuando ulteriori cinque perquisizioni domiciliari e personali a Torino.

In particolare, le attività di polizia giudiziari sono rivolte a giovani maggiorenni, 3 cittadini italiani di origine marocchina e 2 cittadini marocchini titolari di permesso di soggiorno, di età compresa tra i 19 e i 24 anni. Presso le abitazioni dei perquisiti, tre dei quali indagati per i fatti per cui si procede, sono stati sequestrati dispositivi elettronici ed indumenti corrispondenti a quelli indossati la notte del primo gennaio 2022.

Le perquisizioni degli agenti della squadra mobile di Milano vedono il coinvolgimento anche dei poliziotti della sezione di ps aliquota polizia di Stato della Procura della Repubblica di Milano, della squadra mobile della Questura di Torino e dei Reparti Prevenzione Crimine Lombardia e Piemonte. Allo stato, le indagini sono concentrate su cinque episodi avvenuti la notte di Capodanno e che vedono undici ragazze quali parte offese.

Stupri di Capodanno: almeno 12 le giovani violentate

Contro l’inerzia di Sala riguardo agli stupri di Capodanno, sabato sera, c’è stata una fiaccolata di Fratelli d’Italia in piazza Mercanti, a Milano, “per manifestare – ha spiegato l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato – contro la pratica della Taharrush Gamea messa in atto dai gruppi di giovani arabi nella notte di Capodanno, in Duomo, nei confronti di 12 ragazze”.

“Episodi gravissimi che devono far riflettere sulla matrice culturale degli aggressori. Ragazzi egiziani e marocchini che nel nostro Paese hanno trovato terreno fertile per imporre le loro peggiori usanze, alimentando una cultura inaccettabile che umilia le donne”, ha sottolineato De Corato, sceso in piazza insieme alla coordinatrice lombarda di Fdi Daniela Santanché, al coordinatore della città di Milano per Fratelli d’Italia Stefano Maullu, a Romano La Russa e ai consiglieri comunali Chiara Valcepina e Francesco Rocca.

“Davanti ad episodi ripetuti di violenza avvenuti in Duomo, nel cuore della nostra città, il centrosinistra continua ad avere un atteggiamento ipocrita”, ha attaccato l’assessore regionale, che al Comune chiede “un presidio in loco”.

 

 

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