Un altro “premio” ai netturbini romani, ma la Capitale resta sommersa dai rifiuti

15 Dic 2021 8:47 - di Federica Parbuoni
netturbini romani

Un nuovo incentivo per i netturbini romani, dopo quello da 360 euro già accordato per chi non si assenta. È quanto si starebbe preparando a fare Ama, in vista delle festività natalizie per le quali Roberto Gualtieri aveva promesso una Roma ripulita. A dieci giorni dal Natale, però, l’obiettivo continua ad apparire una chimera e la spintarella già data quasi un mese fa ai lavoratori della Municipalizzata non sembra essere sufficiente.

Se il contratto nazionale non basta

Il nuovo incentivo consisterebbe in un super bonus per chi lavora nelle festività, che si aggiungerebbe a quanto già previsto dal contratto nazionale. A sollevare il caso è stata la trasmissione Nicola Porro, su Rete 4, Quarta Repubblica. Il contratto prevede che per le giornate del 25 e 26 dicembre, del primo e del gennaio chi lavora sia pagato il 50% in più rispetto al normale compenso. Una norma che accomuna molte categorie di lavoratori, ma che per Ama non è sufficiente. Lo scorso anno, infatti, l’azienda accordò ulteriori 70 euro lordi a chi lavorava il 25 dicembre e il 1 gennaio e 35 euro lordi a chi lavorava il 26 dicembre e il 6 gennaio. Per chi poi lavorava tutti e quattro i giorni, senza prendere ferie né riposi, c’era un ulteriore “bonus” di 110 euro.

Festività d’oro per i netturbini romani

I conti li ha fatti Il Giornale, riprendendo il servizio di Quarta Repubblica: «Totale 320 euro, che sommati alla maggiorazione standard (360 euro) fanno circa 680 euro lordi». Un vero e proprio “tesoretto” che, secondo quanto riferito da Quarta Repubblica, anche quest’anno non dovrebbe mancare: l’Ama, ha riferito la trasmissione, ha riproposto l’accordo. «Se so magnati il primo premio, non hanno fatto niente, e ora je damo pure er secondo?», ha commentato una signora intervista per strada. I sindacati di contro difendono la scelta, sostenendo, come ha fatto Marino Masucci, segretario generale Fit Cisl Lazio, «stare al lavoro a Natale, Capodanno e Santo Stefano è un aggravio ed è giusto che venga dato un premio aggiuntivo rispetto al contratto nazionale».

Ma i romani non devono incartare i regali

Una giustificazione rispetto alla quale si possono sollevare alcune facili obiezioni: la prima è che anche molti altri lavoratori restano in servizio in quei giorni, dovendosi “accontentare” delle maggiorazioni previste dal contratto nazionale; la seconda è che, allo stato attuale, questi incentivi non sembrano aver prodotto i risultati sperati. Le strade di Roma, infatti, nonostante i bonus concessi agli spazzini restano ingombre di rifiuti e i romani si sono dovuti anche sorbire la ramanzina dell’assessore all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, sul fatto che per a tenere pulita la città «serve senso civico» e quindi non devono incartare i regali.

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