Suppletive, il centrodestra punta su Matone. La scelta del Pd fa infuriare Calenda che tratta con Iv
“Domani arriveremo a dare il nome di una candidata unitaria per il centrodestra alle suppletive di Roma”. Leo ha detto Giorgia Meloni chiudendo la kermesse di Atreju. parole che tutti hanno interpretato come ulteriore indizio verso l’intesa su Simonetta Matone, ex magistrato, già in corsa per fare da pro-sindaco in ticket con Enrico Michetti, lo scorso ottobre.
Spinta dalla Lega, ora Matone ha messo d’accordo gli alleati: tranne sorprese dell’ultima ora a quanto apprende AdnKronos, l’ex magistrato minorile sarà il nome di Lega, FdI e Fi in corsa per il seggio di Roma 1, lasciato libero da Roberto Gualtieri, nel frattempo salito al Campidoglio.
Proprio nel dietro le quinte di Atreju Salvini, principale sponsor della Matone, ha incassato il sì di Giorgia Meloni e di Antonio Tajani. Stasera ultimo giro di telefonate e l’annuncio arriverà domani.
Il Pd ha scelto la portavoce delle donne dem, Cecilia D’Elia, come candidata alle suppletive di gennaio al collegio Roma 1. Vicina a Nicola Zingaretti, D’Elia è anche responsabile Pari Opportunità della segreteria Letta. Al momento però la coalizione che la sostiene vede schierati i dem solo con Leu. Si attende di conoscere la decisione dei 5 Stelle. Non ci sarà Azione di Carlo Calenda. Dopo alcuni contatti con Letta, Calenda aveva ritirato la candidatura di Valentina Grippo ma, a fronte della decisione dem su D’Elia, ha chiuso ogni trattativa.
Una rottura che spinge Italia Viva ad andare avanti su una candidatura alternativa e, a quanto si apprende, sarebbe in corso con un confronto con il leader di Azione in questo senso. “Noi comunque -dicono fonti Iv- andiamo avanti sull’idea di una nostra candidatura che potrebbe essere la Bonetti, ipotesi circolata nelle scorse ore. Ma tra stasera e domattina decideremo”.
E’ dunque concreto il rischio che il ‘campo largo’ si restringa nelle elezioni di metà gennaio a Roma, in un collegio vinto con ampio margine negli ultimi anni da Paolo Gentiloni prima e da Roberto Gualtieri poi. Ma dove alle ultime amministrative la lista di Calenda ha ottenuto il 32%.