Palermo, infermiera faceva finte vaccinazioni per 400 euro, anche ad un poliziotto della Questura

21 Dic 2021 11:32 - di Paolo Lami
tar del lazio

Era di quattrocento euro la tariffa per sottoporsi ad una falsa vaccinazione e ottenere il Green pass all’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo di Palermo dove, attraverso le telecamere piazzate dagli investigatori, la Digos ha scoperto un’infermiera Anna Maria Lo Brano, che, dietro pagamento, fingeva di inoculare il siero per far ottenere il certificato verde.

Le indagini della Digos stamattina hanno portato al fermo di tre persone, l’infermiera, quello che viene ritenuto il leader palermitano delle persone contrarie al vaccinoFilippo Accetta. e un suo amico, Giuseppe Tomasino. Otto le perquisizioni effettuate e 11 i Green Pass bloccati.

Ma forse il caso che dovrebbe far riflettere è quello di un poliziotto di Palermo – uno delle migliaia di agenti contrari al siero ma costretti da Draghi e Speranza alla vaccinazione obbligatoria – scoperto dai colleghi della Digos all’hub della Fiera del Mediterraneo.

Le stime ufficiose dicono che sono circa 50.000 gli operatori delle Forze dell’ordine che non sono vaccinati e che rischiano, dal 15 dicembre scorso, l’immediata sospensione del servizio senza stipendio, è una maxi-multa che può variare da 600 euro a 1.500 euro.

L’accordo fra l’infermiera e le persone che si sono sottoposte alla finta vaccinazione prevedeva che, dietro il pagamento della somma in denaro, l’infermiera all’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo di Palermo, somministrasse per finta le dosi di vaccino anti Covid, svuotando il vaccino contenuto nella siringa in una garza e poi facendo finta di iniettare la dose,  permettendo così alle persone di ottenere il Green Pass.

Oltre a Filippo Accetta e al suo amico, Giuseppe Tomasino, entrambi fermati, le vaccinazioni solo su carta sarebbe state somministrate ad altre 8 persone, tra cui un’infermiera dell’hub e, appunto, il poliziotto in servizio alla Questura di Palermo.

Le persone fermate sono state accusate, a vario titolo, di corruzione, falso ideologico in atto pubblico e peculato.

Le indagini, al momento, hanno escluso il coinvolgimento dei medici operanti alla Fiera del Mediterraneo e dei responsabili dell’hub.

Gli agenti della Digos sono risaliti ai tre indagati grazie a intercettazioni telefoniche ed ambientali e riprese video effettuate nell’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo di Palermo.

Sempre lo stesso il modus operandi dell’infermiera che, come si vede dalle immagini registrate, versava il vaccino contenuto nella siringa in una garza e poi inseriva l’ago nel braccio del destinatario della finta vaccinazione senza neanche muovere lo stantuffo della siringa.

Alcune intercettazioni telefoniche hanno anche permesso di documentare contatti tra l’infermiera e chi doveva effettuare il finto vaccino.

Gli agenti hanno anche proceduto al sequestro preventivo in via d’urgenza dei dati informatici inseriti nella ‘Piattaforma nazionale digital green certificate‘ del Ministero della Salute, con conseguente sospensione e blocco dei Green Pass dei falsi vaccinati.

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