Orlando trova lavoro ai navigator per altri quattro mesi, un’altra storia ridicola. Come ha trovato i soldi

17 Dic 2021 9:07 - di Gabriele Alberti
Navigator Orlando

Navigator, breve storia triste del fallimento grillino. Il ministro del lavoro Andrea Orlando ha garantito agli inutili navigatori altri quattro mesi di stipendio. Uno scandalo. Raccontano che le urla di Massimiliano Fedriga in viva voce abbiano rimbombato nella sala dove si teneva la riunione tra governo e Conferenza delle regioni. La decisione di prolungare ancora di altri quattro mesi i contratti di oltre 2.300 navigator è un insulto. Il carrozzone va avanti da sé, suonava il ritornello di una canzone di Renato Zero. Ecco, il carrozzone del reddito di cittadinanza, che va avanti con bollettini di furbetti in aumento quanto i contagi del covid, costerà ancora di più: con il regalino di Natale ai navigator, dimostratisi inutili alla causa di trovare lavoro ai furbetti. La vergogna è che erano già “scaduti” ad aprile, “al termine dei due anni offerti loro all’esito di un selezione faraonica organizzata nella primavera del 2019. Giusto in tempo per le elezioni europee. Ma ad aprile Orlando volle temporeggiare: ed ecco la prima proroga di otto mesi, fino a fine anno”. E’ il Foglio a ricostruire la vicenda.

Navigator, Orlando inventa una nuova proroga

Ma ecco che a quasi fine 2021 il ministro Orlando, non sapendo smaltire la grana navigator, ha deciso per un compromesso. Le cose sono andate così. “Le regioni faranno i concorsi per i centri per l’impiego, e ai navigator verrà riconosciuta una corsia preferenziale“, motivò  il ministro del Lavoro Orlando la prima proroga, quella da aprile a fine dicembre. Invece niente. I bandi però non sono mai stati fatti. “Anche perché nel frattempo – spiga Valerio Valentini sul quotidiano di Cerasa- la rifondazione dell’anpal, l’agenzia nazionale per le politiche attive, è rimasta a metà. Silurato a maggio il presidente Mimmo Parisi, l’anpal attende ancora di essere integrata in una direzione generale del ministero;  e nell’attesa resta affidata al commissario straordinario Raffaele Tangorra. Che s’ è ritrovato, insieme al capo del legislativo di Orlando, Alessandro Goracci, a dover partecipare alla negoziazione in commissione Bilancio. Il ministero voleva che ad accollarsi i navigator, per almeno tre mesi, fossero le regioni, solo in via facoltativa”.

Le urla di Fedriga: “Uno scandalo, volevano scaricarli sulle regioni”

Ed ecco scendere in campo Fedriga, che si è sfogato in diretta Roma. E’ arrivato quasi alle  minacce: “Ho pronto un comunicato in cui denuncio lo scandalo: è assurdo che venga scaricata sulle regioni l’assunzione dei navigator“. Il presidente del Friuli Venezia Giulia, nonché capo della conferenza delle regioni, era fuori di sé  con i capigruppo della commissione Bilancio riuniti in conclave alla Camera. Di fonte allo sconcerto “i tecnici di Andrea Orlando presenti al vertice non sapevano come venirne a capo. Alla fine è toccato al ministro grillino Federico D’incà proporre un compromesso che di onorevole aveva ben poco. Ecco la breve storia ridicola in cui  è maturata la decisione di prolungare ancora di altri quattro mesi. Senza alcuna reale prospettiva, i contratti di oltre 2.300 navigator.  “Ma è uno scaricabarile”, era sbottato Fedriga di fronte al tavolo del “mercanteggiamento”.

I soldi trovati per i navigator servivano per nuovi concorsi

Morale della favola:  il ministero del lavoro darà lo stipendio agli oltre 2.300 navigator,  in attesa dei nuovi concorsi delle regioni. La cosa non è indolore. “Perché i navigator, per questi quattro mesi, verranno pagati tramite un fondo già stanziato per fare in modo che la regioni organizzino i concorsi per i centri per l’impiego”: lo ha spiegato  Gianni Dal Moro, relatore del provvedimento per il Pd. Ma a nessuno impiorta che quel “tesoretto” era previsto proprio per organizzare dei concorsi. Se ora viene speso per finaziare una disconomia. i navigator- bisognerà aggiungere denaro per fare i concorsi. O non farne affatto. Si arriva così al’esito ridicolo di persone assunte per trovare lavoro agli altri che diventano quelli a cui è la politica a dover loro trovare lavoro: “l’anpal, l’agenzia delle politiche attive, trasformata in un ammortizzatore sociale”, chiosa il Foglio. E poi c’è chi parla di crescita e lavoro. siamo ancora alla modalità “carrozzone”. Che piace tanto ai grillini: Alessandra Carbonaro, vicecapogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera dei deputati ha promesso: “Continueremo a tutelare i navigator”. Insulto a chi il lavoro l’ha perso per davvero.

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