Morgan: io vincitore morale di ballando, in giuria bulli che devono prendersi un anno di pausa
Marco Castoldi, in arte Morgan, insiste: sono io – afferma in un’intervista alla Stampa – il vincitore morale di Ballando con le stelle. Il terzo posto è stato un incidente di percorso, ma l’esperienza è stata bellissima. “Un importante riavvicinamento all’intrattenimento del servizio pubblico, alla rete ammiraglia. Vede, in X Factor di epoca Rai, io avevo un ruolo preciso, tra lo show e la divulgazione musicale. Con la stessa serietà di quella che mi portava a far conoscere David Bowie o Lou Reed, qui ho cercato di costruire dei momenti di arte. Il ballo è una disciplina che mi mancava, sono grato di quello che mi è stato messo a disposizione, qualcosa di magico“.
Non nega di essere portato alle intemperanze ma spiega anche che lo ‘sbrocco’ avviene quando “ci si trova davanti a gente poco libera, non incline allo stupore dell’imprevisto e dunque non disposta a lasciare che gli accadimenti la portino altrove. La gente non è più abituata, in questo clima”.
Sdrammatizza infine le polemiche che hanno caratterizzato la sua partecipazione a Ballando con le stelle. «Le polemiche non mi piacciono e lo dico come autocritica. È brutto perdere il controllo. Ma devo stare al gioco dello spettacolo e usare le dinamiche dell’intrattenimento». Quanto alla giuria, è «gente bravissima che ha dato il massimo in 16 anni a Ballando. Ora sarebbe giusto dare spazio ad altri, magari prendendosi un anno sabbatico».
E sottolinea che si può essere giurati senza umiliare. «A X Factor Maionchi e Ventura hanno avuto sempre l’umiltà e la delicatezza di non addentrarsi in campi meno conosciuti, dissuadevano senza mai umiliare né offendere. Qui invece possiamo parlare di bullismo verso il gesto poetico».