Madagascar, elicottero cade nel mare infestato di squali: ministro si salva nuotando per 12 ore
L’elicottero precipita in mare, lui si salva dopo aver nuotato per dodici ore. È successo in Magadascar, e il protagonista è un ministro dei governo della grande isola al largo della costa sudorientale del continente africano. «Non è ancora arrivato il mio momento per morire», ha detto con un fil di voce il ministro Serge Gelle, 57 anni, mentre si trovava sdraiato esausto e quasi disidratato su una barella della polizia che lo ha soccorso. Un’esperienza da brivido al solo immaginarla. Anche perché in quella zona il mare pullula di squali.
Salvo anche un funzionario della polizia del Madagascar
Allo schianto è sopravvissuto anche un altro funzionario della sicurezza del Madagascar, che viaggiava con Gelle. Restano tuttora dispersi il pilota dell’elicottero e un altro ufficiale che era a bordo. Dicendosi infreddolito, Gelle ha spiegato che l’elicottero su cui viaggiava ha perso il controllo dopo una forte raffica di vento e che lui si è salvato dopo aver nuotato dalle «7 e 30 di ieri sera fino alle 7 e 30 di questa mattina». Fino ad arrivare a Mahambo, sulla costa orientale del Madagascar. Serge Gelle è ministro dallo scorso agosto. Prima di entrare in politica ha prestato servizio della polizia per oltre trent’anni.
Era stato segnalato un naufragio
L’elicottero dove si trovava e che la raffica di vento ha sbalzato nell’oceano era impegnato in una missione di ricognizione dopo la segnalazione di un naufragio nel nord est del Paese. Secondo l’Agenzia marittima locale il bilancio delle vittime del naufragio è di 64 morti, ai quali si aggiungono almeno altri venti dispersi. Sono invece 45 i sopravvissuti tratti in salvo. Il presidente del Madagascar Andry Rajoelina ha espresso in un su tweet «profonda tristezza per il naufragio al largo di Antsiraka e per il suo terribile bilancio». Rajoelina ha quindi proclamato il «lutto nazionale per la giornata del 23 dicembre»’. Il Madagascar è tra i Paesi più poveri del pianeta.