Covid, da oggi 7 regioni in “zona gialla” ma Lazio e Campania rischiano di diventarlo entro Capodanno
Zone gialla e bianca per il Covid: quali regioni cambiano colore oggi lunedì 27 dicembre? Sono in tutto 7 i territori in fascia gialla – Calabria, Friuli Venezia Giulia, Marche, Liguria, Veneto e province autonome di Trento e Bolzano – il resto del Paese è ancora bianco. Con un’ordinanza, il ministro della Salute Speranza “allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus” ha stabilito che Friuli-Venezia Giulia e Calabria restino in giallo per altre due settimane. Il passaggio dalla zona bianca alla gialla scatta al raggiungimento di tre parametri: incidenza settimanale dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri nei reparti ordinari al 15% e quello nelle terapie intensive al 10%.
Zona gialla, i parametri
Nel provvedimento il ministero, ricordando che “da nove settimane l’Italia si trova in una fase epidemica acuta caratterizzata da una elevata velocità di trasmissione del virus SARS CoV-2 nella maggior parte del paese” e che “si assiste an un aumento costante, rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione, in particolare nella popolazione in età pediatrica (393 casi per 100.000 abitanti nella fascia di età 0-9 anni e 404 casi per 100.000 abitanti nella fascia di età 10-19 anni)”, scrive che “la Calabria presenta un’incidenza dei contagi pari a 207,5 casi ogni 100 mila abitanti, un tasso di occupazione di posti letto in area medica pari al 25,9% e un tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva pari al 16,6%”. In Friuli-Venezia Giulia invece l’incidenza dei contagi è pari a 419,9 casi ogni 100.000 abitanti, il tasso di occupazione di posti letto in area medica è pari al 22% e il tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva pari al 14,9 %.
Quindi “allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus SARS-Cov-2, per Calabria e Friuli-Venezia Giulia “è rinnovata, per un periodo di quindici giorni e comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza, ferma restando la possibilità di una nuova classificazione”, la zona gialla.
Le misure per frenare i contagi
Con l’impennata dei contagi, legata al diffondersi della variante Omicron, il governo ha imposto nuove misure valide fino al 31 gennaio 2022 – che hanno cambiato anche il volto del Capodanno- anche in zona bianca. Una delle principali differenze tra queste due zone fino a ora era l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. Con l’ultimo decreto del governo è stato però stabilito di estendere questa misura. L’uso della mascherina è stato ‘rinforzato’ in tutta Italia visto che per accedere a mezzi pubblici, treni, aerei, cinema, teatri è necessario indossare la Ffp2. E questo fino al termine dello stato di emergenza, che al momento è fissato al 31 marzo.
Fino alla cessazione dello stato di emergenza, il decreto Natale prevede inoltre l’estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato – per vaccinati o guariti – alla ristorazione per il consumo anche al banco in bar e ristoranti. Estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra, ma anche per musei e mostre. Super Green Pass al chiuso per i centri benessere, centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche), parchi tematici e di divertimento, per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia) al chiuso e per sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.