Bassetti: «L’Omicron derubricata, tre dosi di vaccino la coprono. Somiglia più a un raffreddore»

9 Dic 2021 13:46 - di Fortunata Cerri
Bassetti

«La variante Omicron l’abbiamo derubricata a quello che deve essere, ha molte mutazioni, ma tre dosi la coprono al 100% e non è escluso che anche due dosi». Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale Policlinico San Martino di Genova, facendo il punto della situazione.

Bassetti: «I vaccini non vengono bucati neanche da Omicron»

«I vaccini quindi non vengono bucati neanche dalla Omicron. Per quanto riguarda la crescita dei contagi – sottolinea – è probabile che i casi sostenuti da Omicron siano meno intensi rispetto a quelli sostenuti da Delta. Prova ne è il Sudafrica che è oggi pieno di casi da Omicron, ma se vediamo i dati di settembre, quando quest’ultima variante non c’era, su 110-120mila casi attivi c’erano 300 morti, oggi i decessi sono 35. Probabilmente è più contagiosa ma meno aggressiva. Se anche fosse, quindi fa meno male e somiglia più ad un raffreddore e tutto sommato non è così negativa».

«In Italia i casi di Omicron sono pochi»

«In Italia dobbiamo concentrarci però sulla variante Delta perché i casi Omicron sono pochi – aggiunge Bassetti – Io mi augurerei che quest’ultima sostituisse la Delta perché meno pericolosa. Ma abbiamo ancora sei milioni di non vaccinati con tanti 50-70enni. Questi sono spesso ricoverati e ci mettono in difficoltà. La situazione italiana ci dice che ci sono nuovamente i Pronto soccorso in difficoltà perché arrivano tanti non vaccinati. Quando arriva un soggetto con una malattia – rimarca – che si può prevenire con la vaccinazione c’è grande sconforto tra i sanitari perché queste persone finiscono in rianimazione. Questo, da medico, mi fa molto male».

Super Green pass? «Si poteva osare di più»

Nei giorni scorsi Bassetti, era stato ospite di Un Giorno da Pecora. Quando faremo la quarta dose di vaccino anti Covid?  «Nel 2022, credo ragionevolmente nella seconda parte dell’anno», aveva risposto. Quanto a super Green Pass «a mio parere – aveva sostenuto l’infettivologo – si poteva osare un po’ di più. Io lo avrei messo per tutte le materie ludiche e ricreative, per tutto ciò che non è strettamente necessario».

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