Uccide l’amica incinta e le strappa il feto dal grembo per rapirlo: Brasile sconvolto dalla storia di Rozalba
30 Nov 2021 10:13 - di Marta Lima
Una orribile vicenda di cronaca ha sconvolto il Brasile negli ultimi mesi e ha trovato compimento, ieri, nella sentenza che ha condannato una donna, che si è resa protagonista di un omicidio efferato ai danni di un’amica incinta, amica per così dire. Rozalba Maria Grime, 27 anni, dello stato meridionale brasiliano di Santa Catarina, nell’agosto scorso aveva attirato Flavia Godinho Mafra, 24 anni, a una finta festa per bambina per avere lo spazio e il tempo per picchiarla a morte con un mattone e poi praticarle un cesareo per rapire il bambino. L’amica è morta, il bambino è stato salvato.
Ammazza l’amica incinta e rapisce il feto: la condanna
Ieri è arrivata la sentenza del tribunale dopo il processo fatto alla 27enne. Grime è stata riconosciuta colpevole di omicidio aggravato della donna incinta, tentato omicidio di un bambino, occultamento di cadavere, intralcio alla giustizia, rapimento di minore e negazione dei diritti di un neonato. La donna pare che avesse studiato il delitto nel dettaglio e che ci stesse lavorando ormai da tempo.
Secondo quanto riporta oggi Il Messaggero, l’amica aveva inscenato una gravidanza a sua volta, per non destare sospetti quando avrebbe tenuto con sé il bambino. “La vittima è stata uccisa con diverse mattonate alla testa, poi l’amica le ha tagliato la pancia con un taglierino e ha fatto nascere il bambino alla 36esima settimana. Con il bimbo si è recata in ospedale, simulando il suo parto prematuro e chiedendo aiuto ai sanitari. I medici hanno facilmente capito che la donna non aveva partorito da poco e hanno sporto denuncia. Le indagini hanno portato alla 24enne per cui non c’è stato nulla da fare. Il bambino, invece, è riuscito a salvarsi, ed è stato affidato al padre e al resto della sua famiglia”.
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