Tor Bella Monaca, un arresto per la sparatoria di ottobre. E’ guerra per il controllo dello spaccio

19 Nov 2021 13:16 - di Redazione
Tor Bella Monaca

Una misura cautelare è stata eseguita nell’ambito delle indagini sull’agguato contro quattro ragazzi avvenuto in strada, a tarda sera del 23 ottobre scorso, a Tor Bella Monaca a Roma. Manette ai polsi di Pietro Longo, classe ’94, “gravemente indiziato del delitto di tentato omicidio in concorso e porto abusivo di armi”.

I fatti, ricorda la questura di Roma in un una nota, risalgono appunto alla sera del 23 ottobre scorso quando, su viale di Tor Bella Monaca, una vettura di grossa cilindrata con a bordo due uomini bloccava sul ciglio destro della carreggiata con una brusca manovra una Mercedes, a bordo della quale viaggiavano quattro giovani, tra i quali una minore di 14 anni.

Il conducente dell’auto è sceso e, insieme ad un complice ancora in fase di identificazione, ha esploso ripetuti colpi di pistola verso gli occupanti della Mercedes, che sono riusciti a sottrarsi al violento agguato solo grazie a una repentina manovra in retromarcia tanto che la macchina è stata danneggiata ed ha urtato un palo della luce.

Nel tentativo di fuga, ricostruisce la questura di Roma, le vittime sono state inseguite a piedi dagli aggressori con l’intento di ucciderli. I colpi di pistola esplosi colpivano il parabrezza e si conficcavano nell’abitacolo, raggiungendo anche il poggiatesta del sedile anteriore lato passeggero che solo grazie al fatto che si è piegato verso il basso non è stato colpito.

Subito dopo gli aggressori si sono allontanati dal luogo dell’agguato facendo perdere le proprie tracce. Dalle indagini della squadra mobile si è risaliti al 27enne arrestato oggi. Pietro Longo, riferisce la Questura,  appartiene alla famiglia Longo che è nota per essere a capo di una delle più importanti piazze di spaccio di via dell’Archeologia. David Longo, fratello maggiore di Pietro, era stato arrestato pochi mesi prima sempre dalla squadra mobile di Roma per il tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso di G. M. e poi raggiunto – lo scorso mese di aprile – da un’ulteriore ordinanza di custodia in carcere unitamente ad altri 50 indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, armi e sequestro di persona a scopo di estorsione.

Secondo la polizia, “l’azione violenta oggetto di indagine deve infatti intendersi come diretta ad affrancare il proprio potere in una zona contraddistinta da alta densità criminale”. L’arresto di Longo Pietro si inserisce nella più ampia azione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e della Squadra Mobile tesa a disarticolare i sodalizi operanti nel quartiere di Tor Bella Monaca, caratterizzato dalla crescente conflittualità tra più gruppi criminali connessa al predominio sulle piazze di spaccio della zona.

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