Raduno di seguaci di QAnon a Dallas in attesa della “apparizione” del defunto John John Kennedy
Non li ha fermati neanche la pioggia battente che ha martellato incessante la piazza di Dallas dove quasi 60 anni fa fu assassinato il presidente John Kennedy.
Lì, imperterriti, centinaia di seguaci della profezia QAnon si sono riuniti, sotto gli scrosci convinti di ti vedere, da un momento all’altro, apparire John ‘John’ Kennedy.
Il figlio di Jfk, anche lui morto oltre 20 anni fa in un incidente aereo insieme alla moglie e alla cognata, sarebbe dovuto tornare, secondo i seguaci di Qanon, per diventare il vice presidente di Donald Trump, una volta ripresa la Casa Bianca.
Secondo la folle profezia infatti, John John Kennedy non sarebbe morto veramente quando l’aereo, che lui stesso pilotava nel luglio del 1999, si inabissò nell’Oceano Atlantico.
E tra i seguaci QAnon si è recentemente diffusa la teoria bizzarra che John John sarebbe comparso ieri nella Dealey Plaza dove fu assassinato suo padre, per fare “un grande annuncio“.
Così in molti, alcuni per gioco, altri per curiosità o per poter dire “c’ero anch’io”, altri ancora per profonda convinzione si sono affacciati nella piazza portando bandiere e magliette con la scritta “Trump-Kennedy 2024”, pronti per il ticket delle prossime presidenziali.
Secondo una particolare liturgia “l’apparizione” di John John sarebbe dovuta avvenire intorno alle 12.30, l’ora in cui Kennedy fu colpito il 22 novembre 1963, ed a quell’ora esatta è stata recitata dai presenti la Pledge of Allegiance, il giuramento alla bandiera. Vedendo che non succedeva nulla, dopo un po’ molti se ne sono andati delusi.
L’alto numero di partecipanti alla manifestazione di Dallas ha allarmato gli esperti di estremismo interno che monitorano sulla Rete il fenomeno QAnon, anche perché la strampalata tesi del ritorno di John John è considerata estrema persino dai seguaci mainstream della profezia, basata su teorie del complotto che ruotano intorno all’idea che Trump combatte contro una setta satanica di pedofili.
“Mi ha sorpreso il fatto che vi fossero così tante persone, si tratta di una teoria seguita solo da una frangia di QAnon“, ha detto Jared Holt, ricercatore dell’Atlantic Council, notando che alcuni seguaci si erano presentati già la notte prima nella piazza.
“Lo stato mentale di questa gente, il loro distacco senza speranza dalla realtà, apre a possibilità molto pericolose”, ha aggiunto, ricordando il ruolo dei seguaci QAnon nell’assalto al Congresso che ha provocato la morte di 5 persone e il ferimento di decine di agenti di polizia.
“Anche se un evento così si presta a prese in giro, e fa ridere, credo che dobbiamo tenere presente il fatto che centinaia di persone si sono riunite per attendere l’apparizione di una celebrità morta oltre due decenni fa“, conclude Holt. Che considera questa “la manifestazione di una più ampia malattia sociale“.