Mps, nuove ombre sul suicidio di Rossi. ll 5Stelle Migliorino: «Sentenze zeppe di errori»

25 Nov 2021 16:13 - di Redazione
David Rossi

“Le sentenze di archiviazione, la prima e la seconda, sono veramente piene di errori”. Ne è convinto Luca Migliorino, vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi. Il capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, trovato morto a Siena il 6 marzo 2013 sul selciato della strada su cui si affacciava il suo ufficio. L’immediata tesi del suicidio, confermata da due sentenze,  è però contradetta da varie piste. Tra le quali quella secondo cui l’ex manager sarebbe stato ucciso da un albanese. Insieme a due complici.

Mps David Rossi, Migliorino: sentenze piene di errori

Il lavoro della commissione (proposta da Fratelli d’Italia) punta a “fare molta chiarezza, non vogliamo altri punti interrogativi”, spiega Migliorino. Che riferisce tanti “errori” che lo hanno colpito leggendo le carte. “La caduta di David è avvenuta alle 19.59. Secondo l’orario del videoregistratore che era 16 minuti avanti. Nella prima sentenza invece di togliere 16 minuti, vengono aggiunti. Ponendo la caduta alle ore 20.15. È  una delle tante cose che lasciano imbarazzati”.

L’orario della caduta, le ferite, gli indumenti: troppe contraddizioni

Non solo. “Noi in pochi mesi abbiamo scoperto altre due persone che quella sera erano presenti all’interno della banca”. Racconta il vicepresidente della commissione d’inchiesta. “Studiando le indagini, ho visto la foto di David a terra. E uno scooter parcheggiato in quella stradina privata con una targa. Mi chiedo, è stato mai ascoltato il proprietario?”.

E ancora. “L’ultimo che ha visto entrare David in banca racconta che entra in quella banca con una giacca blu. Ma l’unica giacca che stava sulla sedia era grigia”. Insomma tante zone d’ombra su una morte (suicidio?) ancora avvolta nel mistero. Ci furono responsabilità di terzi? . Il procuratore capo di Siena Vitello di fronte alla commissione parlamentare d’inchiesta dice che “non ci sono indizi per sostenere che ci sia stata un’aggressione”. Ma aggiunge anche che alcune lesioni “non furono esaminate in sede di autopsia” sul corpo dell’ex capo ufficio stampa di Mps.

“Vogliamo fare chiarezza su eventuali colpe di terzi”

Tra le tante incongruenze messe in chiaro da Migliorino il capitolo delle ferite. “C’è una ferita sul volto di Rossi. Sono stati trovati dei fazzoletti sporchi di sangue nel cestino. Ma se quella ferita è avvenuta nella caduta come potevano stare nel cestino dei fazzoletti sporchi di sangue? Nessuno dà spiegazione a quelle ferite”. E ancora, si chiede il deputato grillino,  perché “quei fazzoletti sporchi di sangue, visti il 6 di marzo, non sono stati sequestrati per settimane? Sono stati lasciati a terra e sequestrati alcune settimane dopo”. “Questa Commissione non solo vuole fare chiarezza, ma anche capire se ci sono colpe di terzi”, conclude il parlamentare.

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