Mps, sul “suicidio” di David Rossi il giallo delle mail e quel grido: «Aiutatemi»
Si infittisce il giallo delle mail sulla morte (suicidio?) di David Rossi, il responsabile dell’area comunicazione di Mps trovato morto il 6 marzo 2013 dopo un volo dalla finestra del suo ufficio.
Monte dei Paschi di Siena, ancora buio
Domenica sera Le Iene, che da mesi si occupano del caso, hanno mostrato un nuovo servizio in cui vengono intervistati alcuni personaggi chiave della vicenda, come Lorenza Pieraccini, segretaria dell’ex amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena, Fabrizio Viola, e Lorenza Biondi, una collega di David che passò (senza salutarlo) davanti al suo ufficio (aperto e con la luce accesa).
Il giallo delle mail sulla morte di Rossi
La Pieraccini è un personaggio chiave in tutta questa storia perché poteva leggere tutte le mail dell’ex amministratore delegato Viola. La donna racconta un fatto molto interessante. Una prima mail riporta questa frase “Stasera mi suicido, sul serio. Aiutatemi!!!”. Viola dice di non averla mai letta, ma la Pieraccini lo smentisce e dice: «Io quella mail la stampai e andati da Fanti (responsabile della segreteria di Viola, ndr). Perché nessuno fece nulla? Altro fatto strano, la Pieraccini non viene mai sentita dalla Procura: «O hanno paura, cioè è bene che mi tengano fuori oppure…», dice la segretaria. Viola si sarebbe perso il messaggio disperato di David delle 8,13 (“Stasera mi suicido”). Ma la realtà, secondo la Pieraccini, sarebbe però un’altra: «Viola l’ha vista quella mail. Io la sua posta la vedevo». David Rossi poi manda poi altre tre mail (alle 15,11, alle 16,43 e alle 17,12) e si rimangia tutto. Non vuol più parlare. Non vuol più raccontare lo sfacelo economico di Mps. Come se avesse paura, come se dicesse non voglio più dire nulla perché…», dice sempre la segretaria di Viola.
Chi ha chiuso la porta dell’ufficio?
Ma c’è poi un altro testimone chiave: la dottoressa Lorenza Bondi, collega di David che testimonia la condizione psicologia “devastante”. La Bondi dice di essere passata davanti all’ufficio di Rossi, la cui porta era aperta e dove si vedeva la luce accesa. Una testimonianza che, messa a confronto con quella di Giancarlo Filippone, alimenta nuovi dubbi sulla dinamica del “suicidio”. Filippone, che arriva in banca con la figlia di David e sarà il primo a vedere il cadavere, riferisce di aver trovato la porta chiusa. Chi è stato?