La scienziata che ha scoperto Omicron: «Non fatevi prendere dal panico, i sintomi sono lievi»

29 Nov 2021 11:12 - di Redazione

“Non dovete farvi prendere dal panico. Finora nessun paziente affetto da Omicron è stato ricoverato. Non abbiamo mai riscontrato effetti gravi.  A parlare, in una lunga intervista a Repubblica, è la dottoressa Angelique Coetzee. Che ha scoperto la variante covid sudafricana che in questi giorni sta spaventando il mondo.

La scienziata che ha scoperto Omicron:  sintomi lievi

La  presidente dell’associazione dei medici del Sudafrica fa il punto della situazione riscostruendo la genesi della scoperta. E invitando ad abbandonare allarmismi immotivati. “Da circa otto settimane non avevamo pazienti Covid. A metà novembre è arrivato un uomo di 33 anni. Presentava dei sintomi lievi. Ma diversi da tutti quelli che avevo visto fino ad allora. Ho deciso di fare il test perché comunque ci trovavamo davanti a un’infezione virale. Al quarto membro della sua famiglia risultato positivo, con gli stessi sintomi leggeri, mi si è accesa una lampadina”. In dichiarazioni citate dal Telegraph, la scienziatas ha raccontato che la possibilità era allo studio da giorni. Per la presenza nella clinica privata da lei gestita a Pretoria di persone che presentavano sintomi inizialmente diversi da quelli del covid.

“Non allarmatevi, nessun  ricoverato”

Sintomi come “stanchezza, mal di testa, prurito in gola, leggero raffreddore, riscontrati nel paziente e nei suoi familiari “non coincidevano con quelli della Delta. Che avevamo visto fino a dieci settimane prima”. Da qui la scoperta della nuova variante del virus. La Coetzee rassicura che i  sintomi sono molto lievi. “E sono uguali per entrambi, vaccinati e non”. Lo stesso succede per  il grado di contagiosità. “È più o meno simile a quello della variante Delta. Non di più e non troppo severo”, spiega la scienziata in campo da 33 anni.  Che però ha precisato che le persone anziane e affette da malattie sono comunque a rischio. Perché più vulnerabili.

Coetzee: eccessiva la reazione internazionale

Stando ai fatti, la scienziata giudica esagerata la reazione internazionale. Con la chiusura delle frontiere. “Avrei capito la chiusura e la paura se avessimo assistito all’esplosione di effetti gravi. Ma non li abbiamo visti. Nessuno di loro è stato mai ricoverato”. È comunque presto per fare un bilancio. Serviranno due settimane probabilmente per aver risposte concrete sulla variante Omicron. Calma e gesso dunque. “Non dovete farvi prendere dal panico. Se avvertite questo tipo di sintomi, come quelli descritti, per più di due giorni, fate il test. Vaccinatevi. Indossate la mascherina e non state in posti affollati“.

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