Quirinale, Berlusconi: «Il centrodestra ha personalità di alto livello. Draghi fa bene, deve continuare»

10 Nov 2021 9:40 - di Redazione

Dal futuro del governo Draghi alla coalizione di centrodestra, dalle alleanze europee alla gestione di Forza Italia. In una lunga intervista al Giornale Silvio Berlusconi affronta tutti i temi caldi dell’agenza politica. Quirinale compreso. Consapevole di essere tornato centrale per gli equilibri del centrodestra e del paese. A cominciare dal ruolo di garante della governabilità dell’esecutivo Draghi. Che il Cavaliere ha battezzato e del quale continua a dirsi soddisfatto. Interrompere l’esperienza di governo prima della scadenza naturale sarebbe da irresponsabili, dice. L’ex presidente della Bce insomma deve restare al timone di Palazzo Chigi fino al 2023.

“È evidente che un governo di centrodestra – aggiunge –  metterebbe maggiormente l’accento sulle liberalizzazioni. E  sui tagli alle tasse per tornare a creare lavoro e ricchezza. Lo faremo quando gli italiani torneranno ad affidarci la guida del Paese.

Colle, Berlusconi: il centrodestra ha candidatura all’altezza

E la partita del Colle? Non ama parlarne. Poi si lascia andare a qualche riflessione. Che conferma tra le righe che il Cavaliere è in pista. Ma l’obiettivo non è quello dell’alternanza. Portare al Quirinale una personalità lontana dall’area di sinistra. Contrapposta dunque alla provenienza dei presidenti che  si sono susseguiti in questi 20 anni.

L’obiettivo non è l’alternanza politica

“Non metterei la cosa in questi termini”, chiarisce Berlusconi. “Naturalmente il centrodestra è in grado di esprimere candidature di alto livello alla presidenza della Repubblica. Ma il capo dello Stato deve rappresentare l’unità della Nazione. Al di là degli schieramenti. Nel momento in cui viene eletto viene meno ogni sua appartenenza. Non considererei mai il Presidente Mattarella, per esempio, come l’espressione di una parte politica. Non lo sono stati Einaudi, Saragat, Pertini.  che pure come lui venivano da una storia di impegno politico attivo ad alti livelli”.

No comment su De Benedetti: non lo merita

Non  risponde invece alle parole del suo storico nemico Carlo De Benedetti. Che si è detto pronto ad espatriare se Berlusconi dovesse diventare il capo dello Stato. “Non merita commenti”, taglia corto.

L’anomalia del centrodestra finirà nel 2023

Sul centrodestra non nega l’anomalia di due partiti al governo e uno all’opposizione, ma si dice certo che “durerà fatalmente fino alle elezioni del 2023, quando ci presenteremo uniti”. Nega l’ipotesi di fughe in avanti dei suoi ministri. “Non ho sentito nessuno proporre strade diverse, che del resto non esistono. Altra cosa sono piccole incomprensioni personali. Del tutto normali in una grande comunità umana e perfettamente risolvibili con rispetto reciproco e spirito costruttivo”.

Dal bipolarismo non si torna indietro

L’ex premier difende a oltranza il sistema maggioritario, che potrebbe essere ‘rivisto’ e riformato con una nuova legge elettorale. “Il bipolarismo in Italia è nato con la mia discesa in campo nel 1994. Ovviamente io credo in questo sistema e ritengo necessaria una legge elettorale che lo consenta. Voglio aggiungere una cosa. Il bipolarismo italiano non è certo perfetto, ma non credo che gli italiani rinuncerebbero volentieri al diritto di scegliere con il voto da chi essere guidati. Del resto, è così che funzionano le grandi democrazie dell’Occidente a cui ci ispiriamo“.

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