Fanpage, inchiesta sui fondi illeciti. Indagata la donna del trolley collaboratrice di Jonghi Lavarini

5 Nov 2021 18:18 - di Redazione

C’è una quarta persona indagata nell’inchiesta milanese per finanziamento illecito e riciclaggio scaturita dall’indagine giornalistica di Fanpage. L’indagine riguarda presunti fondi per la campagna elettorale di Fratelli d’Italia per le amministrative milanesi. Ipotesi di reato che si evincerebbe dai filmati di un giornalista infiltrato.

La notizia la dà oggi l’Ansa precisando che la quarta persona indagata sarebbe una collaboratrice di origine georgiane di Roberto Jonghi Lavarini, il cosiddetto ‘barone nero‘. Che è anche lui indagato e la cui casa è stata perquisita un mese fa.

Fanpage, l’inchiesta. Chi è la quarta indagata

La quarta persona indagata è la donna che ritirò il 30 settembre un trolley, mentre Jonghi Lavarini osservava a distanza, dove i giornalisti di Fanpage, in realtà, invece del denaro pattuito avevano messo libri sull’Olocausto. Perquisizioni della Gdf, nell’inchiesta dei pm Basilone e Polizzi, sono state effettuate ieri.

Il racconto di Fidanza a Bruno Vespa

Carlo Fidanza, l’europarlamentare di fdI coinvolto nell’inchiesta, ha fornito la sua versione a Bruno Vespa per il suo ultimo libro. «Durante l’aperitivo del 3 settembre eravamo in strada» dice Fidanza a Vespa «l’infiltrato mi disse che voleva rivedermi per parlarmi delle aziende che rappresentava e che volevano sviluppare progetti in ambito europeo. Così la mia segretaria gli fissa un appuntamento per l’8 settembre nel mio ufficio di Milano. Viene da solo, ma naturalmente la mia segretaria lo accoglie e lo introduce. Parliamo del possibile contributo per un aperitivo elettorale di Chiara Valcepina (candidata al consiglio comunale) con parecchia gente, più o meno 4000-5000 euro».

“Dissi all’infiltrato che ogni versamento doveva essere tracciato”

«In quella sede gli dico che non me ne occupo direttamente, che ogni versamento dovrà essere tracciato e che lo avrei messo in contatto con il comitato elettorale della Valcepina per fargli avere l’Iban sul quale versare il contributo. Lui dice di non essere sicuro che le aziende che rappresenta vogliano essere associate pubblicamente a candidati di Fratelli d’Italia. Mi assicura che avrebbe approfondito e la cosa finisce lì».

“Nei filmati non fanno vedere che ho rifiutato i finanziamenti irregolari”

«Nelle ore successive al nostro colloquio» continua Fidanza «il giornalista infiltrato torna alla carica con Chiara Valcepina. Il 9 settembre l’infiltrato mi dice che non sono riusciti a fare la cosetta dell’aperitivo, ma vogliono effettuare un primo finanziamento cash di 40.000 euro con i soldi messi in una borsa e poi, in futuro, ulteriori tranche fino a 100-200.000 euro, in parte “in chiaro” e in parte “in nero”. Io ribadisco che gli eventuali contributi per la campagna elettorale dovevano arrivare sul conto corrente della candidata e che anche gli eventuali contributi futuri dovevano sempre essere tracciati e concordati con il partito a Roma».

«Ho notato – continua Fidanza – che nella puntata di Piazzapulita del 30 settembre si vede per un momento l’interno del mio ufficio milanese. È la prova che il giornalista effettivamente è venuto a trovarmi, ma in nessuna delle due puntate del programma figurano i due ulteriori incontri in cui ho rifiutato i finanziamenti irregolari».

 

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *