Attore No Vax licenziato da “General Hospital”. Steve Burton: “La mia religione non consente vaccini”
La soap ‘General Hospital‘ si separa per la seconda volta da un componente del suo cast, un attore No Vax, a causa della regola del vaccino obbligatorio per il Covid-19 imposta dalla produzione. Lo ha comunicato lo stesso Steve Burton in un video su Instagram, rendendo noto ai fan che non è più nella soap giornaliera della Abc a causa dell’obbligo. La rete ha confermato che l’attore No Vax se ne è andato dopo che non è stato in grado di rispettare la politica sui vaccini; il suo ultimo giorno di lavoro nello show è stato il 27 ottobre.
Steve Burton lascia la storica soap “General Hospital”
Nel suo video su Instagram, Burton afferma di aver richiesto l’esenzione medica e religiosa alla vaccinazione, che gli è stata negata. “Il mancato rispetto dell’obbligo riguarda la libertà personale per me; credo che nessuno dovrebbe perdere il proprio sostentamento per questo. Sarò sempre grato per il mio tempo lì, Credo che quando si chiude una porta, si aprano ancora più porte. Sono entusiasta di vedere cosa porterà il futuro, e forse un giorno, quando questi obblighi saranno revocati, potrò tornare e finire la mia carriera come Jason Morgan. Sarebbe un onore e, in caso contrario, prenderò questa fantastica esperienza, andrò avanti e sarò per sempre grato».
Il secondo attore No Vax che lascia il set
Burton è il secondo membro del cast di General Hospital a lasciare la serie di lunga data a causa dell’obbligo di vaccinazione nelle ultime settimane. L’ultimo episodio di un altro attore, Ingo Rademacher, è andato in onda lunedì. Come una serie di altre produzioni, ‘General Hospital’ ha imposto le vaccinazioni Covid-19 per tutto il cast e la troupe che lavorano nella Zona A, dove gli attori non portano la mascherina durante le riprese. Burton è entrato a far parte di ‘General Hospital’ nel 1991 ed è rimasto un habitué per 21 stagioni prima di lasciarla nel 2012. Dopo diversi anni in ‘Febbre d’amore’ della Cbs, è tornato alla soap nel 2017. È risultato positivo al Covid-19 ad agosto, ed aveva reso noto di averlo contratto “sul lavoro”.