Arriva il calendario Lgbt di Codacons: 12 scatti di gay, lesbo, trans e famiglie non convenzionali
In arrivo il calendario dedicato al popolo Lgbt. E alla famiglie “non convenzionali”. Titolo romantico “Dove c’è cuore c’è casa”, contenuti ispirati all’ortodossia del politicamente corretto. L’iniziativa di Codacons verrà presenta domani. Sono dodici scatti firmati da Tiziana Luxardo per raccontare famiglie non tradizionali. Omogenitoriali, allargate, gay, lesbo, trans, con figli o senza. Dopo la legge Zan, le crociate parlamentari le entrate gamba tesa nel mondo della scuola arriva il calendario a omaggiare la teoria gender.
Il Codacons sforna il calendario Lgbt
L’intento, neanche a dirlo “è quello di trattare questo tema non da un punto di vista ideologico” , spiega la fotografa romana. “Ma creando un impatto empatico ed emozionale: sono famiglie che funzionano da tanti anni. Alcune intrecciano complicità nella vita, altre collaborazione sul lavoro, tutte sono basate sul rispetto. Famigli tradizionale vade retro. Ogni foto rompe ‘gli stereotipi”, informano i promotori del calendario Lgbt, “raccontando con la sensibilità della Luxardo, “12 storie di altrettante famiglie di fatto, per combattere le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere”.
Dodici scatti di famiglie non tradizionali
Tra gli scatti spicca quello dedicato a Edda Billi. Tra le prime donne omosessuali dichiarate in Italia e presidente onorario dell’Affi, che ha fatto del suo grande amore per le donne il suo percorso politico. C’è poi quello dedicato a Maria Laura Annibali con la moglie Lidia. Attivista e documentarista, è presidente dell’Associazione Di’ gay project. Nel Calendario Codacons 2022 non manca la famiglia allargata, solida come una piramide, e l’anziana coppia, ma solo apparentemente tradizionale, “che ha vissuto felicemente insieme 50 anni di scelte sessuali diverse”.
Dopo la bellezza femminile l’omaggio a gay, lesbo e trans
L’anno passato l’omaggio alla bellezza femminile, quest’anno per par condicio la dedica a gay, lesbiche e trans. “Il nostro calendario 2021 ‘Italienza’ – racconta il presidente Carlo Rienzi – dedicato alla bellezza femminile aveva suscitato polemiche. Da parte di alcune associazioni femministe. Che vedevano nel corpo della donna una mercificazione. E una pornografia in realtà inesistenti. Al punto he anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi intervenne per condannare queste sterili polemiche”. Anche questa edizione non passerà sotto silenzio. E il Codacons gongola. “Siamo sicuri che anche il Calendario 2022, al pari dello scorso anno, susciterà le proteste di moralisti, bigotti e benpensanti. Che vorranno mettere al rogo la nostra opera