Zone rosse, controlli, chiusure e curiosità: tutto quello che c’è da sapere per sopravvivere al G20

30 Ott 2021 9:20 - di Gigliola Bardi
g20 zone rosse

Dieci chilometri quadrati blindati all’Eur e altre zone rosse sparse per la città; 10mila uomini dei diversi corpi in campo per la sicurezza, cecchini compresi; 14 fermate della metro chiuse; 35mila studenti lasciati a casa. Soprattutto, 20 grandi e relative delegazioni da proteggere. Sono alcuni dei numeri della macchina per la sicurezza messa in campo per il G20, che oggi entra nella sua fase clou, tra controlli in strada e supervisione ai massimi livelli, con inevitabile coinvolgimento della “Situation room”del Viminale, che dal quinto piano della Questura di Roma tutto vede e tutto coordina, specie per quanto riguarda i capi di Stato più “sensibili”, da Joe Biden a Recep Tayyip Erdogan, entrambi contrassegnati con il livello di massima allerta per il rischio terrorismo.

Tutti i big del G20

La lista dei leader mondiali a Roma per l’evento è di quelle da far perdere il sonno ai responsabili della sicurezza: oltre al premier Mario Draghi, Alberto Fernandez per l’Argentina; Scott Morrison per l’Australia; Jair Bolsonaro per il Brasile; Justin Trudeau per il Canada; il ministro degli Esteri Wang Yi per la Cina; Emmanuel Macron per la Francia; Angela Merkel per la Germania; Narendra Modi per l’India; Joko Widodo per l’Indonesia; Moon Jae-in per la Corea del Sud; il ministro degli Esteri Sergei Lavrov per la Russia; Cyril Ramaphosa per il Sudafrica; Recep Tayyip Erdogan per la Turchia; Boris Johnson per il Regno Unito; Joe Biden per gli Usa; la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio Charles Michel. Interverranno poi, tra gli altri, il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, e il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

La “Situation room”, tra droni e telefoni anni Novanta

Parteciperanno, invece, da remoto il cinese Xi Jinping, il russo Vladimir Putin, il giapponese Fumio Kishida, il messicano Manuel Lopez Obrador, re Salman dell’Arabia Saudita. Gli spostamenti dei capi di Stato sono seguiti dalla Situation room, la sala operativa al quinto piano della Questura di Roma, coordinata dal vice questore Ada Nitoglia e supervisionata direttamente dal capo di gabinetto del Viminale. Da qui si gestiscono gli spostamenti, monitorati, tra l’altro, tramite radio, telecamere, 17 monitor ai quali si alternano una ventina di poliziotti, maxischermi alle pareti per i punti più sensibili e droni, pilotati da una stanza affianco dai militari dell’Aeronautica. Partecipano anche i reparti speciali dei vari corpi: carabinieri, Finanza, Esercito, Vigili del Fuoco. Come spiegato da Repubblica, non mancano poi le linee criptate, che raggiungono prefettura, Viminale, gendarmeria vaticana e l’aeroporto Pratica di Mare e che “viaggiano” su telefoni della Sip, un modello Sirio che rimanda alle epoche pre-digitali.

Tutte le chiusure per il G20, dalle “zone rosse” alle metro

Oggi da qui si monitorerà quello che succede in città, tra manifestazioni e spostamenti dei big. Le zone blindate sono, oltre all’Eur, tra la Nuvola e il Palazzo dei Congressi, il Quirinale, le Terme di Diocleziano, Fontana di Trevi. Tutte sono «zone rosse», interdette al traffico privato fino a domenica sera, se non lunedì all’alba. Intorno alle zone rosse c’è un’«area di rispetto», vale a dire a sorveglianza rafforzata, ma comunque libera al transito, tranne che nei momenti in cui passeranno le delegazioni del G20. Il piano di sicurezza prevede anche la chiusura di 14 stazioni della metropolitana. Da stamattina sono blindate quelle limitrofe all’area dei lavori: Eur, Laurentino e Marconi. Nel pomeriggio saranno chiuse, tra le altre, anche Termini, Colosseo, Cavour, Repubblica, Spagna e Barberini.

Negozi e ristoranti aperti, ma ci si potrebbe dover “giustificare”

Chiuse dalle 16 di ieri, poi, tutte le scuole, per un totale di circa 35mila studenti rimasti a casa, compresi quelli delle scuole serali. Si tornerà comunque in classe regolarmente martedì, tenendo conto della festività di Tutti i Santi che cade lunedì. Restano invece aperti negozi e ristoranti, anche in zona rossa, ma si andrà incontro alle conseguenze di una sicurezza rafforzata, con possibili controlli e richieste da parte delle forze dell’ordine del motivo per cui ci si trova in giro nella zona blindata.

 

 

 

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