Urso: «La minaccia terroristica non viene dalle organizzazioni, ma da cani sciolti allevati su internet»

28 Ott 2021 19:19 - di Redazione

“Oggi la minaccia non sono tanto le organizzazioni terroristiche. Che sono più facili da individuare. E con i sistema di intercettazione moderni più facili da prevedere e infatti oggi sempre meno sono gli attentati in Europa fatti da organizzazioni”. Così Adolfo Urso, ospite del ‘Salone della Giustizia’, parlando di terrorismo, criminalità e sicurezza.

Urso: il rischio-terrorismo viene da internet

Il terrorismo – ha detto – è sempre più legato a cani sciolti richiamati magari su internet dalla radicalizzazione islamica”. Per questo – ha aggiunto il presidente del Copasir – “noi proponiamo di anticipare la prevenzione. E lo strumento che suggeriamo è lo stesso utilizzato nel contrasto alla pedopornografia”. La detenzione di materiale che denota un fenomeno di radicalizzazione islamica a fine terroristico “va configurata come reato. E questo facilita l’azione preventiva perché può consentire per esempio l’immediata espulsione”, ha spiegato il senatore di Fratelli d’Italia.

Intercettazioni, regole chiare per tutti

Sulle intercettazioni, poi, ha sollecitato il rispetto di “regole chiare a cui tutti devono attenersi”. Così Urso alla luce della relazione sulla disciplina per l’utilizzo di contratti secretati. Anche con riferimento al noleggio dei diversi sistemi di intercettazione” approvata dal Copasir. Il presidente del Copasir ha fatto notare che “non vi è un albo delle società che forniscono intercettazioni. Quindi qualsiasi procura può affidarle a chiunque voglia”. Da qui una serie di quesiti cruciali. I dati delle intercettazioni che non vengono usati dalla giustizia “vanno distrutti? dove vengono conservati? Si è perso troppo tempo, bisogna agire per la garanzia dei cittadini e per la sicurezza nazionale”. Su questo tema ha detto di avere fiducia nel governo. “Sono certo che il ministro della Giustizia sia consapevole che questo problema va risolto alle radici”.

Transizione ecologica, attenti alla tecnologia straniera

“Nel passare alla società digitale ed ecologica stiamo attenti a non diventare alla fine utilizzatori di tecnologie e prodotti altrui”. Così Urso parlando dei rischi della corsa alla transizione ecologica. “Gran parte di questi prodotti, materie e tecnologie sono prodotti all’estero. È  necessario fare una mega fabbrica sulle batterie elettriche in Italia, sui semiconduttori, se no diventiamo dipendenti dalla tecnologia straniera nella transizione ecologica“.

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