Torna in libertà Adriatici, l’ex assessore che sparò in piazza al marocchino che lo aveva aggredito
E’ libero dalla notte scorsa l’ex assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera Massimo Adriatici, ai domiciliari dal 20 luglio scorso. Tre mesi fa Adriatici uccise con un colpo di pistola durante una colluttazione Youns El Bossettaoui, marocchino pluripregiudicato di 38 anni. La misura, infatti, ha perso di efficacia e l’uomo politico è pertanto in libertà.
In sostanza per l’accusa che viene contestata all’ex assessore (eccesso colposo di legittima difesa) non è possibile trattenerlo oltre in uno stato di restrizione della libertà.
“Scaduti i termini di legge degli arresti domiciliari – informa il Corriere della sera – l’avvocato 47enne ha lasciato la località isolata nella quale si era confinato, pur continuando a uscire per l’attività di legale; sarà una libertà piena, la sua, anche se vincolata a una sorveglianza dinamica delle forze dell’ordine su decisione del ministero dell’Interno, nel timore di «azioni dimostrative», ritorsioni, vendette”.
Lo scorso 11 ottobre, al termine dell’udienza a Pavia per l’incidente probatorio, il legale di Adriatici aveva dichiarato che “i due testimoni ascoltati con la formula dell’incidente probatorio hanno chiarito che c’è stata una piena legittima difesa. Una cosa è certa: il colpo di pistola è partito mentre veniva perpetrata un’altra aggressione da parte di questo ragazzo, il quale dopo averlo fatto cadere a terra avrebbe raccolto qualcosa di indeterminato”. Una terza testimone è rientrata in Romania e non si è presentata all’udienza. Colpo di pistola sparato con un proiettile “di libera vendita, non espansivo”, aveva precisato il legale. A suo avviso le testimonianze sono state “sostanzialmente convergenti, entrambi dicono che Adriatici era a terra e il ragazzo steso sopra: è in quel momento che Adriatici ha esploso il colpo”.