Scontri a Roma, la figlia di Almirante: «La responsabilità deve assumersela la Lamorgese, non la Meloni»

14 Ott 2021 19:04 - di Bianca Conte
figlia di Almirante

Giuliana De’ Medici, figlia di Almirante stronca le polemiche e le rispedisce al mittente: sugli scontri di piazza di sabato scorso polemiche inutili e strumentali. «In piazza non c’erano dei fascisti. Ma semplicemente dei delinquenti. E i delinquenti non sono né fascisti, né comunisti: sono dei delinquenti e basta…». E incalza: «Ma quale problema fascismo e anti-fascismo: il vero dramma oggi è la povera gente che deve arrivare alla fine del mese…». Tutto questo, e molto di più, lo ha argomentato all’Adnkronos Giuliana de’ Medici Almirante, figlia dello storico leader missino Giorgio, e di Donna Assunta, che lo scorso luglio ha compiuto 100 anni. E che, da tutti, viene considerata la memoria storica vivente della destra italiana. Parole. Commenti. Riflessioni, quelle che Giuliana affida all’agenzia stampa, che lasciano intendere chiaramente disagio e indignazione di fronte alle roventi polemiche di questi giorni. Strumentalizzate pretestuosamente dopo gli scontri di piazza con i vertici di Forza Nuova, pronti a “cavalcare” la protesta dei No Green Pass.

La figlia di Almirante commenta (e demolisce) le polemiche seguite agli scontri di sabato scorso

«In questo momento – approfondisce allora Giuliana De’ Medici anche a nome della madre – il vero problema non è il fascismo e l’antifascismo. Ma la gente che è esasperata. Che ha bisogno di lavoro e più libertà. E che non sa come fare per comprare qualcosa da mangiare. Le persone vogliono poter essere libere di uscire. Anche di tornare a divertirsi. Chiediamoci come mai tanta gente era in piazza sabato scorso. Sicuramente è andata lì e si è fatta condizionare da quattro scellerati… Ma non posso credere che Forza Nuova riesca a convogliare tutte quelle persone in piazza. Evidentemente tanti italiani non ce la fanno più». Una dichiarazione che tra le righe lascia trasparire lo sfogo per una realtà quotidiana difficile, esasperata dai colpi di coda della pandemia e dalle conseguenti misure restrittive varate dal governo.

«Ma quale problema fascismo e anti-fascismo: il vero dramma oggi è la povera gente che deve arrivare a fine mese…»

Una riflessione ad ampio raggio che, partendo da quello che è il dibattito mediatico in corso. Culminato in una pretestuosa polemica politica scatenata e strumentalizzata ad arte e a orologeria dalla sinistra, porta la figlia di Almirante ad assestare una stoccata al governo Draghi: «Che ce ne frega del fascismo e dell’antifascismo ora. Si occupassero dei problemi concreti della gente. Del lavoro. Di come fare per arrivare a fine mese. Basta con queste polemiche sul fascismo nel 2021: il governo si preoccupasse delle cose serie». Cose serie che nulla hanno a che vedere con discussioni inutili e anacronistiche portate avanti dagli alfieri dell’antifascismo, sempre pronti a ridurre il dibattito infuocato dalla paura – infondata – di un eterno ritorno…

La figlia di Almirante a Letta e alla Lamorgese: «È un ministro che si deve assumere le responsabilità. Non certo la Meloni»

Timori e dissertazioni che nulla hanno a che fare con il Paese reale. Rispetto alle quali, non a caso, Giuliana de’ Medici – che gestisce la segreteria nazionale della Fondazione dedicata a suo padre – sottolinea ancora: «È inutile polemizzare su queste cose. Ci sono frange extraparlamentari che scimmiottano i simboli fascisti, ma che non sono fascisti. Ai tempi del fascismo ci sono state delle cose positive e delle cose negative, come la mancanza di libertà. Almirante ha sempre detto: “Non rinnegare ma non restaurare”…». Le critiche alla Lamorgese? Anche a questo la risposta dell’intervistata è netta: «Il ministro dell’Interno deve fare il ministro e quando ha questi personaggi davanti, come Fiore e Castellino, non può autorizzare una manifestazione. È assurdo». E a tal proposito, Giuliana De’ Medici ha ancora un ultimo sassolino da togliere dalla scarpa: «Voglio, infine, rispondere a Letta: è la Lamorgese che si deve assumere le responsabilità. Non certo Giorgia Meloni»…

Fiore e Castellino: la figlia Giuliana ricorda le parole di Almirante

E del resto, Giuliana de’ Medici Almirante, che si dedica a tempo pieno alla Fondazione Almirante, sul problema della guerriglia urbana cavalcata anche dai vertici di Forza Nuova e sui suoi due uomini al vertici, ha le idee molto chiare. Non a caso, a questo proposito, cita ad hoc le parole di suo padre: «Almirante diceva sempre che persone come loro procuravano danni due volte: in piazza per quello che facevano e danneggiavano. Poi il suo lavoro e quello del partito, l’Msi. Non dimentichiamo che mio padre è stato eletto democraticamente dal popolo italiano e sedeva legittimamente in Parlamento. Lui – assicura la figlia – non aveva niente a che fare con questi signori. Li ha sempre tenuti alla larga. Non aveva nessun contatto con loro».

«In piazza sabato non c’erano dei fascisti. Ma semplicemente dei delinquenti»

Insomma, sui vertici di Forza Nuova al centro degli scontri, la figlia di Almirante sgombera il campo da qualunque polemica. Fraintendimento. Strumentalizzazione demagogica: «Fiore e Castellino? Sono solo dei delinquenti. Non si può definire in altro modo gente che in piazza si comporta in quella maniera…». Un giudizio di condanna netto, il suo. Verbalizzato senza mezzi termini, nei confronti dei vertici di Forza Nuova, che hanno partecipato all’assedio della sede della Cgil e agli scontri di piazza di sabato scorso. Tanto che a stretto giro Giuliana De’ Medici aggiunge anche: «Dirò una cosa che non ho mai sentito dire: in piazza – si sfoga l’intervistata con l’Adnkronosnon c’erano dei fascisti. Ma semplicemente dei delinquenti. E i delinquenti non sono né fascisti, né comunisti: sono dei delinquenti e basta…».

 

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