Roma giungla d’asfalto: e in strada spunta il toro. Ironia social: “Manca solo l’anaconda”
A Roma mancava anche questa. A pochi giorni dal ballottaggio, sulla scena capitolina spunta… un toro. Incredibile ma vero, dopo i cinghiali. Topi. Piccioni, ora sulle strade della città eterna irrompe l’irascibile bovino: a darne comunicazione è lo stesso sito di Roma Mobilità, che da suo profilo Twitter avverte: «Rallentamenti su via Laurentina, altezza via di Santa Serena, per un toro su carreggiata». Un’allerta scattata dopo la segnalazione arrivata alla centrale operativa della Polizia Locale da parte di un cittadino, che aveva visto l’animale a spasso intorno al chilometro 16 della Laurentina, una delle principali arterie cittadine. E, soprattutto, una notizia che se non ha sconvolto i romani, ormai avvezzi all’incontro con belve e animali selvatici di ogni tipo, è solo perché in diversi anni di gestione capitolina grillina, i cittadini si sono ormai anestetizzati alla sorpresa e al caos metropolitano.
Roma, giungla d’asfalto: sulla Laurentina spunta un toro
La cosa però non poteva non scatenare l’ironia social, graffiante fino a diventare corrosiva. «Dai cinghiali ai tori», si legge in uno dei primi, disarmati commenti. Al quale segue un altro che fa grottescamente riferimento «all’istrice avvistato la scorsa settimana in zona Prati»: «Nella bella fattoria…iaaa.iaaa.oooo». E poi un terzo, che alludendo all’ultima tornata elettorale delle amministrative, sottolinea: «Avendo cambiato sindaco dobbiamo cambiare l’animale di riferimento dopo anni di cinghiale». Una sponda offerta a un altro utente che, non a caso, subito dopo posta: «Entro il ballottaggio rimangono da provare i procioni. Gli scoiattoli. Le anaconde»…
Scatta immediata l’ironia social: «Non è… una bufala»
Qualcuno la butta sulla citazione cinematografica e twitta: «Dopo i Cinghiali, c’è un Toro sulla Laurentina. Le ricerche si concentrano su 4 ragazzi in possesso del videogioco Jumanji». Mentre qualcun altro replica con una gag secca: «È una bufala». Proprio prima che qualcun altro, collegando le scorribande di animali a zonzo per le strade della capitale, rincara la dose pubblicando: «A segnalare il toro sulla carreggiata sono state le tante telefonate dei cinghiali rimasti bloccati sulla Laurentina». Eppure, ironia social a parte, alla fine della giornata resta l’amaro in bocca per l’ennesimo scatto che sfregia l’immagine di Roma e della sua “Grande bellezza” (tanto per rimanere in tema di metafora cinefila)… Di una capitale ridotta allo stato brado. Assediata dai cinghiali e attraversata nel cuore della sua mobilità, a ridosso del Grande raccordo anulare, da animali che non ci si aspetterebbe di vedere attraversare la strada.
Gli utenti tra amarezza e dissacrazione citano cinghiali, gabbiani e topi. Mancava solo il bue…
Di una Roma ferita nella sua fierezza da una fauna che, opportunamente, qualche settimana fa la Meloni – notoriamente una persona ironica – ha definito composta da «gabbiani killer e topi come labrador»: capaci di mettere sotto scacco una città e la sua sindaca. La Raggi: che più che il primo cittadino, aggiunse la leader di Fdi, «sembra aver fatto lo zoologo»… E del resto, tra ungolati in cerca di cibo davanti agli asili e tra i cassonetti dei condomini. Famigliole di topi che attraversano ai semafori in ogni dove. E gabbiani che, insieme ai piccioni, presidiano i lungotevere a colpi di guano, a Roma per come è ridotta, al prossimo sindaco servirà tanta determinazione. E chissà, magari anche un domatore...