Pingitore e le “Confessioni spudorate” attraverso il personaggio di Elena: dal fascismo al Covid
Elena è un personaggio di fantasia ma nel quale Pierfrancesco Pingitore, autore del romanzo “Confessioni spudorate” (Bertoni), in uscita a fine ottobre, si identifica. Attraverso il vissuto di Elena si ripercorrono le vicende della storia italiana dal fascismo ad oggi.
Pingitore: racconto una donna italiana inserita nella Storia d’Italia
“Protagonista – spiega Pingitore all’Adnkronos – è una donna di nome Elena, che scrive in prima persona e racconta la sua vita ripercorrendola, ora che è una novantenne, nei suoi tratti salienti: da quando era una ‘piccola italiana’ al tempo del fascismo e proseguendo nelle varie tappe con la fine della guerra, il boom economico, la contestazione del Sessantotto, il terrorismo, la ripresa di fine secolo, arrivando fino a oggi, alla sua vaccinazione contro il Covid. E’ la vicenda di una donna italiana inserita nella Storia d’Italia”.
Pingitore: io mi identifico con la protagonista Elena
“Ma se nel titolo parlo di ‘confessioni’ e per di più ‘spudorate’ – spiega l’autore – è perché le vicende nazionali si intersecano con quelle private della donna e lei racconta apertamente i suoi amori e i suoi tradimenti, le sue emozioni e le sue delusioni“. Una donna esistente o comunque esistita, oppure solo frutto di fantasia? “E’ un personaggio di fantasia ma costruito su fatti reali – risponde Pingitore – In qualche modo, parafrasando il ‘Madame Bovary c’est moi’ di Gustave Flaubert, senza voler passare per un presuntuoso, si potrebbe dire che ‘questa Elena sono io’…“.
Perché una donna e non un uomo? “Nella mia vita professionale ho avuto modo di conoscere e di frequentare tantissime donne – premette – Ebbene: questo universo femminile mi ha fornito la materia per poter descrivere una donna al tempo stesso di fantasia e di vita reale. La sua caratteristica è che ha sempre vissuto ogni fase con grande intensità e partecipazione: per questo non ha rimpianti”.
“Ho nostalgia dei professionisti della politica”
Ma Pingitore rimpiange i fasti e i personaggi del suo ‘Bagaglino‘? “Nessuna nostalgia, perché è un sentimento negativo che ti inchioda – mette la mani davanti – Però possiamo dire che rimpiango un po’ quelli che a torto abbiamo sempre dileggiato come ‘professionisti della politica’ arrivando a preferire i dilettanti della politica. Ma un professionista, in linea generale e tralasciando errori e colpe e comportamenti personali, è sempre meglio di un dilettante”.