Manovra, le proposte della cabina di regia: taglio al reddito di cittadinanza e quota 102 per il 2022

27 Ott 2021 20:45 - di Giorgia Castelli
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Manovra 2022, le proposte in cabina di regia: sforbiciata al reddito di cittadinanza, quota 102 sulle pensioni per il 2022, bonus facciate nel 2022 ma al 60%. Sarebbero queste le proposte del governo avanzate dal ministro Daniele Franco alla cabina di regia con le forze di maggioranza e il premier Mario Draghi in vista del Cdm di domani sulla manovra. Lo si apprende da fonti presenti all’incontro.

Manovra 2022, il nodo del reddito di cittadinanza

Più controlli e una riduzione dell’assegno del reddito di cittadinanza già a partire dalla seconda proposta di lavoro rifiutata. «C’è ancora da lavorare». Così fonti M5S di primo piano riguardo al “restyling” proposto sul reddito di cittadinanza. Fonti presenti all’incontro raccontano all’Adnkronos che il capodelegazione M5S, Stefano Patuanelli, avrebbe detto che «sì, lo spirito delle modifiche è quello giusto» – centrali i maggiori controlli – ma che il Movimento si riserva di «valutare l’equilibrio complessivo» delle modifiche apportate. Che passano anche da una riduzione all’assegno di reddito di cittadinanza alla seconda proposta di lavoro rifiutata. Dunque non un sì incondizionato. Lo schema, per il M5S, è “da approfondire e rivedere”.

Pensioni, la proposta del governo

Per quanto riguarda le pensioni, quota 102 ma solo per il 2022. Il Pd chiede di andare avanti nel dialogo con le parti sociali su pensioni e fisco. Questa la richiesta avanzata dai dem, a quanto apprende l’Adnkronos da fonti di governo. Nel pomeriggio anche Roberto Speranza aveva chiesto di andare avanti nel dialogo. «Mai come oggi al Paese serve unità. Dobbiamo continuare a dialogare con i sindacati e le forze sociali», ha detto il capodelegazione di Leu, intercettato dall’Adnkronos alla Camera.

Manovra 2022, la mediazione della Lega sulle pensioni

Fonti di governo confermano all’Adnkronos che è la cosiddetta “quota 41” la proposta avanzata dalla Lega per risolvere il nodo pensioni. Si tratta dell’ultima mediazione del Carroccio per tentare un accordo sul fronte pensioni, in vista del Cdm che domani varerà la legge di bilancio. Si tratta di un “41 quota fissa”, spiegano fonti di governo, nel senso che i 41 anni di contributi vanno abbinati ai 62 anni di età, col risultato di un quota 103 con criterio di contribuzione che resta sostanzialmente fisso. Questo per il 2022, perché per il 2023 l’impianto proposto dalla Lega, e a cui lavora in prima linea l’ex sottosegretario al Mef e attuale responsabile del Lavoro per il Carroccio Claudio Durigon, prevede schema 63+41, che, numeri alla mano, fa 104.

Meloni: «Continuano le truffe legate al reddito di cittadinanza»

Critica Giorgia Meloni che su Fb pubblica un post: «Mentre il governo si appresta ad alzare l’età pensionabile e cancellare l’assegno di invalidità a chi svolge un piccolo impiego, continuano le truffe legate al reddito di cittadinanza».  La leader di Fratelli d’Italia scrive ancora: «Il caso isolato del giorno riguarda 70 extracomunitari, che hanno frodato lo Stato per la somma di un milione di euro. Perché il governo non inizia a investire seriamente nel lavoro (quello vero), piuttosto che continuare a finanziare la paghetta di Stato?».

«Fornero spin doctor del governo? Per FdI la priorità è più equità»

Giorgia Meloni poi dichiara: «Elsa Fornero nuovo “spin doctor” del governo Draghi? Leggendo i quotidiani viene il dubbio che l’ex ministro del Lavoro, con interviste e lettere aperte ai sindacati, detti la linea politica al “governo dei migliori”. Fratelli d’Italia continua a sostenere che sulle pensioni la priorità è cancellare storture e privilegi inaccettabili e introdurre più equità tra le generazioni. L’esatto contrario di quello che stanno facendo Draghi, il Pd e la sinistra, che si accaniscono contro chi ha lavorato una vita e portano avanti scelte ideologiche contrarie al buon senso e alla giustizia sociale».

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