M5S, Castellone vuole fare la capogruppo al Senato: è l’ora di una donna. E sfida Licheri
Gruppi parlamentari 5 Stelle alle prese con il rinnovo dei propri vertici. Dopo il lungo braccio di ferro consumatosi nei giorni scorsi, si è deciso che il capogruppo uscente alla Camera Davide Crippa resterà ‘in sella’ fino a dicembre (il leader Giuseppe Conte aveva chiesto di anticipare le procedure di voto in modo da arrivare alla partita per il Colle con un direttivo nella pienezza delle sue funzioni); in pole per la successione c’è l’ex Guardasigilli Alfonso Bonafede, fedelissimo di Conte.
M5S, al Senato la sfida è tra Castellone e Licheri
A Palazzo Madama, invece, i senatori grillini si esprimeranno mercoledì con la votazione interna. La sfida sarà tra il presidente uscente Ettore Licheri, che punta alla riconferma, e la collega Mariolina Castellone, componente della Commissione Igiene e Sanità: sarà lei la sorpresa di questa elezione?
M5S, c’è voglia di innovare
“All’inizio – racconta un senatore 5 Stelle – Licheri sembrava non dovesse avere rivali. Poi si è affacciata la candidatura di Castellone. Una sorpresa, ma solo per chi non conosceva gli umori e le aspirazioni di larghissima parte del nostro gruppo parlamentare. C’è voglia di innovare nella continuità, rispettando uno dei principi del M5S, che è l’alternanza delle cariche”. “E poi – osserva la stessa fonte – dall’inizio della legislatura non abbiamo mai avuto un capogruppo donna…”. Ogni candidato si presenterà con una lista di nomi che, in caso di vittoria, faranno parte del nuovo direttivo. Licheri punterà su Agostino Santillo come vicepresidente vicario, mentre Castellone ha scelto Vincenzo Garruti per quel ruolo.
Castellone: è arrivato il momento di una donna
“E’ arrivato il momento di una donna alla guida del direttivo al Senato”, dice all’Adnkronos la stessa Castellone, sottolineando come la sua candidatura sia nata “proprio perché dal gruppo sono arrivate numerose sollecitazioni per costruire il progetto attorno a una donna. Credo che la parte più bella di questo percorso sia questa”. “Mi metto in gioco – prosegue la senatrice, che siede in Commissione Igiene e Sanità – per dare forza al nuovo corso di Giuseppe Conte. La squadra che ho presentato è formata da quattro donne su sei componenti: vogliamo mettere al centro le competenze, tema che rappresenta il cardine del nuovo corso avviato da Conte”.
Nel nuovo corso contiano, dunque, la questione femminile declinata in sinistrese sta occupando un posto di primo piano. Sono lontani i tempi in cui Chiara Appendino parlava di complementarietà e Virginia Raggi, appena insediatasi in Campidoglio, osservava che il termine “sindaca” non era troppo di suo gusto. Oggi è tutto cambiato e il “nuovo corso” prevede di fare delle quote una delle bandiere del rinnovato M5S.