Il Nobel Parisi tifa per la grande ammucchiata: “Ho nostalgia di Prodi. M5s e Pd fatti l’uno per l’altro”

9 Ott 2021 8:42 - di Carlo Marini
Giorgio Parisi Nobel

«Io penso che il M5s sia un ottimo alleato del Pd». Lo sostiene il professor Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica ottenuto grazie ai suoi studi sui «sistemi complessi». E a proposito di complessità, cosa c’è di più complesso delle alleanze politiche del centrosinistra? Infatti, il fisico romano, fan della prima ora dell’Ulivo di Prodi, ha riconosciuto di faticare anche lui a teorizzare una formula che faccia stare insieme Di Maio e De Luca, Fratoianni e Calenda.

Guai a pensare che Parisi sia il classico scienziato chiuso nella sua stanza a elaborare calcoli. Parisi interviene su tutto lo scibile umano. I social hanno riproposto la sua polemica con il virologo Bassetti in piena pandemia. Altri hanno tirato fuori la sua dura presa di posizione contro la presenza di Papa Benedetto XVI alla Sapienza. Altri ancora hanno condiviso con orgoglio sulle bacheche Facebook il suo apodittico slogan sulla “inesistenza” di Dio.

Parisi è intervenuto a Montecitorio come un Nobel… per l’Economia

Ieri Parisi ha pronunciato parole di miele per la sinistra italiana nel Cortile d’Onore di Montecitorio, a margine della Pre-Cop 26, il summit dei parlamenti sul clima. Come ha riferito l’Agi, Parisi ha una lunga storia di militanza progressista e a sentire parlare di Ulivo si illumina: «Io sono sempre stato entusiasta dell’Ulivo, da quando è stato fatto con Prodi».
Poi si adombra: «Nel governo Prodi sono entrati tutti i partiti, e quelli che stavano nell’Ulivo fuori dai partiti hanno avuto due posti di sottosegretari e basta. Tutta l’esperienza dell’Ulivo dei comitati Prodi è stata buttata nel cestino. Quindi sì al nuovo Ulivo, ma non prendiamo in giro un’altra volta».

In vista della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici programmata a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre prossimi, il nuovo Nobel per la Fisica italiano ha anche lanciato un’indicazione molto forte per l’economia globale: «Il prodotto nazionale lordo non è una buona misura dell’economia. Cattura la quantità ma non la qualità della crescita». Il fisico ha aggiunto: «Permettetemi di aggiungere una considerazione di natura economica. Il prodotto interno lordo dei singoli paesi sta alla base delle decisioni politiche, e la missione dei governi sembra essere di aumentare il Pil il più possibile, obiettivo che è in profondo contrasto con l’arresto del cambiamento climatico». Un discorso che ha fatto serpeggiare nell’aula un interrogativo: Parisi ha vinto il Nobel per la Fisica o per l’Economia?

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *