Whatsapp sotto attacco degli hacker: un “buco” nel sistema minaccia la sicurezza delle chat

2 Set 2021 16:33 - di Leo Malaspina

WhatsApp alle prese con la minaccia hacker per le nostre conversazioni e i nostri dati. Un ‘buco’ nella funzione filtro delle immagini inviate con l’app potrebbe aver esposto gli utenti alla minaccia degli hacker, dando loro la possibilità di sottrarre e leggere informazioni sensibili. Lo rivela la divisione ‘Threat Intelligence‘ di Check Point Software Technologies che ha scoperto questa falla radicata nella funzione per creare filtri alle immagini. Il processo che crea i filtri è tale per cui i pixel dell’immagine originale vengono modificati per ottenere alcuni effetti visivi, come la sfocatura o la nitidezza.

Whatsapp sotto attacco degli hacker

Durante l’analisi, gli esperti di Check Point hanno scoperto che uno switch dei filtri sulle immagini poteva portare al crash di WhatsApp e alla compromissione della memoria. Elementi che un hacker avrebbe potuto sfruttare applicando dei filtri specifici a un’immagine appositamente creata per poi inviarla con le modifiche.

La società ha rivelato le sue scoperte a WhatsApp a novembre 2020 e i responsabili del’applicazione hanno verificato e riconosciuto il problema di sicurezza, provvedendo con un aggiornamento Security Advisory già distribuito. Da Whatsapp si precisa comunque di non avere “motivo di credere che gli utenti siano stati colpiti da questo bug”.

Nuove funzioni, arriva la chat che si autodistrugge

Tra le nuove funzioni in arrivo, su WhatsApp, c’è quella delle  conversazioni temporanee, con le quali sarà possibile stabilire in anticipo quanto durerà la chat, sia essa di gruppo o singola.

A riportare l’indiscrezione è il sito WABetaInfo, che mostra anche uno screenshot di quella che dovrebbe essere la modalità di attivazione della nuova funzionalità. Da quello che è possibile vedere sarà possibile ad esempio impostare un termine massimo di 7 giorni, al termine dei quali la chat scomparirà e sarà impossibile recuperarle, per sempre.

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