WhatsApp “rosa” e “codice a 6 cifre”, attenti alla truffa: come non cadere in trappola e cosa fare

25 Apr 2021 10:53 - di Paolo Sturaro
WhatsApp

Un link per scaricare la nuova versione in rosa di WhatsApp, che sostituirebbe il tradizionale verde dell’applicazione di messaggi. Ma si tratta di una truffa. Ed è meglio stare attenti per non vedersi sottrarre dati sensibili, ma anche foto, rubrica e, in qualche caso, password. A spiegare come funziona l’ultima trovata dei cyber criminali – assolutamente da evitare ma che ha già colpito numerosi utenti – è Laleggepertutti.it

WhatsApp, come avviene la truffa

«Gli utenti», spiega il sito, «ricevono un link che invita a scaricare questa “nuova” versione di WhatsApp. L’interfaccia cambierebbe colore passando dal classico verde al rosa. Una volta installata, l’applicazione svanisce improvvisamente dalla schermata principale del dispositivo. Resta attiva in background rubando i dati delle vittime. Prende il controllo della loro rubrica o inoltra messaggi ai loro contatti con la richiesta di effettuazione del download dell’app. Ed è così che la truffa continua a diffondersi».

Cosa fare per porre rimedio

Come intervenire? E come mettere al sicuro il proprio dispositivo se è stato già effettuato il download? Bisogna disinstallare immediatamente WhatsApp Pink. Poi chiudere tutte le sessioni attive dalla versione web di WhatsApp accessibile dalle impostazioni dell’app ufficiale. E cancellare la memoria del browser. Ma la truffa della versione rosa di WhatsApp non è l’unica che sta spopolando in rete nelle ultime ore.

Da WhatsApp al “codice a 6 cifre”

«Circola anche la truffa del “codice a 6 cifre”. Sfrutta appunto la sequenza di numeri necessaria per il trasferimento rapido dell’app di messaggistica istantanea nel momento in cui l’utente passa a un altro smartphone oppure cambia il proprio numero di telefono. Anche in questo caso», si legge, «le vittime ricevono un messaggio da un contatto presente nella propria rubrica (già caduto nella trappola), in cui dichiara che è stato inoltrato il codice univoco tramite sms. Pertanto, richiede l’invio della sequenza numerica».

Non assecondare la richiesta

«Assecondando la richiesta e aprendo il link ricevuto tramite sms, si dà il via libera ai cyber-criminali che, anche stavolta, riusciranno ad accedere ai dati personali della vittima, alla sua rubrica, alle carte di credito. Una truffa che ha come conseguenze non solo il furto di identità, ma anche lo svuotamento del conto delle vittime ignare. E l’effettuazione di spese non autorizzate».

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