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Talebani, orrore senza fine: bambini decapitati, donne stuprate. Il racconto di una militare Usa

Esteri - di Lara Rastellino - 15 Settembre 2021 - AGGIORNATO 15 Settembre 2021 alle 18:30

Afghanistan, non c’è fine all’orrore. In queste settimane di insediamento dei talebani al potere, la scure della violenza e del giustizialismo cieco e messo in atto brutalmente, si è abbattuta su dissidenti, donne e bambini. I racconti di Jean Marie Thrower, ex ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti, lo testimoniano quotidianamente purtroppo. Con il resoconto, senza sconti buonisti o infingimenti politicamente corretti, che rimanda un volto di Kabul mostruoso. Un’immagine cruenta che sembra far tornare la storia indietro di decenni, a forza di ferocia. Brutali persecuzioni che culminano in omicidi spietati. In minacce che si trasformano in torture e violenza gratuite esercitate, senza pietà, su donne. Minori. Popolazione indifesa…

Talebani, orrore senza fine: lo scempio quotidiano si abbatte su donne e bambini

Un reportage dell’orrore, quello di Jean Marie Thrower, che insieme ad altri veterani e civili statunitensi forma l’Arc, un gruppo privato di volontari che si offre per salvare gli americani e gli alleati di altre nazionalità dall’Afghanistan. Non a caso, come riferisce il sito di Today.it in queste ore, l’Arc, al pari di diverse altre organizzazioni private che si stanno impegnando per far uscire profughi, sfollati e afghani e non in fuga, sani e salvi da quella polveriera. Dunque, in base a quanto riportato dal sito citato: «Come sottolineato a National Review dalla Thrower, ha salvato centinaia di persone. Ma sono ancora migliaia i cittadini in pericolo. Sono molti infatti i civili che si trovano attualmente sul territorio afghano che rischiano di finire nel mirino dei talebani. Dagli obiettivi sensibili ai cittadini di religioni e ideologie diverse».

Il reportage dalla prima linea di Kabul di una ex ufficiale dell’esercito Usa

«”I gruppi religiosi vengono oppressi e maltrattati – spiega il report in oggetto –. Gli interpreti che hanno collaborato con gli Usa e con la coalizione sono a rischio ritorsione. Così come i diplomatici. Anche i membri dell’esercito afghano in pensione sono in pericolo. I talebani non dimenticano e potrebbero andare a cercarli’‘». E così, chi è riuscito a mettersi in salvo, racconta. Descrive. Denuncia l’orrore quotidiano che i miliziani talebani stanno seminando. «Alla nostra organizzazione – spiega  Jean Marie Throwere riferisce Today.it – arrivano ogni giorno segnalazioni di persone che spariscono nel nulla o che vengono uccise. Resoconti terribili di persone che ce l’hanno fatta».

Bambini decapitati, ragazze violentate: una scia di sangue inesauribile

E ancora: «Abbiamo notizie di vittime brutalmente decapitate. Anche bambini. Se sei in fuga e trovano la tua famiglia gli faranno del male. Di recente è stato scoperto un video in cui sei talebani decapitavano un militare afghano. Altri rifugiati hanno raccontato di famiglie costrette a vedere le esecuzioni dei loro cari». Una spirale di brutalità e ferocia che non risparmia nessuno: donne, bambini, attivisti, giornalisti e, soprattutto, le ragazze costrette a subire violenze sessuali e umiliazioni psicologiche. Una scia di sangue che sembra inesauribile. Come inarrestabile la ferocia di chi la sta causando…

 

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di Lara Rastellino - 15 Settembre 2021