Meloni in piazza con Salvini e Tajani. Uniti contro il polverone che rischia di scassare il centrodestra

29 Set 2021 8:58 - di Adele Sirocchi
centrodestra

Il caso Morisi e l’intervista-bomba di Giancarlo Giorgetti che silurava Salvini elogiando Umberto Bossi hanno avuto un effetto immediato: il centrodestra si è ricompattato. Così Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani – che finora hanno fatto i loro tour elettorali divisi – saranno insieme negli eventi conclusivi della campagna per i sindaci a Roma e a Milano. Le due piazze più importanti, quelle in cui Giorgetti ha profetizzato un’amara sconfitta. Quelle dove occorre resistere a ogni costo, altrimenti riprenderebbe fiato la retorica giallo-rossa di Conte e Letta. Un incubo.

Centrodestra unito contro i “salotti di Calenda”

Centrodestra unito, dunque, dinanzi a una crisi interna alla Lega che rischia di destabilizzare la coalizione e di darle un diverso orientamento. Più moderato? Più incline al partito di Draghi? Incognite pesanti. Per questo Salvini, in risposta polemica con Giorgetti, ha tenuto a sottolineare che alla Lega non interessano “i salotti di Calenda”. La linea sovranista è quella che guarda al disagio delle periferie, è su quella trincea che tutta la campagna elettorale è stata impostata. Rincara la dose Giorgia Meloni: “Se Giorgetti sapesse qualcosa di Roma saprebbe che Giorgetti non arriverà mai al ballottaggio”.

Berlusconi festeggia gli 85 anni e dice stop alle polemiche

E inoltre – come sottolinea Il Messaggero – “l’invito a mettere la sordina alle polemiche è il regalo che Silvio Berlusconi ha chiesto in occasione del suo compleanno e dei suoi 85 anni”. Consapevole, con tutta probabilità, che la crisi interna alla Lega e il risultato delle amministrative potrebbero trasformare i connotati del centrodestra e modificarlo profondamente.

Morisi, la linea dell’agguato contro la Lega

Per ora tiene la linea dell’agguato pre-elettorale contro la Lega a trazione salviniana, confortata da un dato oggettivo: il fattaccio del caso Morisi accade a Ferragosto ma viene fuori solo ora. E, ancora, tutti vedono in Giorgetti il “disfattista” che ha silurato consapevolmente la coalizione. Giorgia Meloni è stata tranchant: «Non vorrei che Giorgetti fosse tornato alla vecchia Lega, quella che augurava a Roma il peggio» ha detto la leader di FdI a Porta a Porta. Il messaggio è chiaro: se si vuole riportare la Lega, estromettendo Salvini, alla vecchia versione nordista e federalista allora che fine faranno le alleanze a destra?

Il centrodestra: basta liti e rivalità, è il momento di serrare i ranghi

Sì, c’è stata una qualche rivalità tra i due leader sovranisti. Innegabile. Ma adesso è molto meglio serrare i ranghi e dare agli elettori l’immagine di una coalizione dove l’alleato in difficoltà non viene lasciato solo a subire le secchiate di veleno degli avversari. I quali dopo averle tentate tutte col fantasma del fascismo, ora si aggrappano ai grammi di cocaina trovati nella cascina di Morisi.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *