Lega, esce di scena Morisi, capo della comunicazione. Dietro la svolta l’ala filogovernativa

24 Set 2021 9:52 - di Francesco Severini
Morisi

Che nella Lega le acque siano agitate lo conferma anche l’uscita di scena a sorpresa di Luca Morisi, l’uomo che guidava la comunicazione social del Capitano. Personaggio molto potente, fino a ieri, nel Carroccio.

Era lui che rendeva popolare Salvini sui social, orientando i commenti e gli umori degli italiani. Dalla Nutella alla pasta col ragù Barilla. Dai video delle risse tra immigrati ai selfie in piazza. Dalla richiesta di pene severissime per i crimini più efferati alla ridicolizzazione degli avversari, delle varie Boldrini e Murgia, dei vari Lerner e Saviano.

Morisi sostiene che i motivi siano tutti privati e che la politica non c’entra: «Mi avete scritto in tanti – fa sapere, come riporta oggi La Stampa– Sto bene, non c’è alcun problema politico, in questo periodo ho solo la necessità di staccare per un po’ per questioni famigliari». Ma la verità sarebbe tutt’altra. La cerchia filogovernativa della Lega, che fa capo a Giorgetti e Zaia, considera proprio Morisi uno di quei cattivi consiglieri che ha portato Salvini sulla strada sbagliata.

E Zaia, sempre secondo La Stampa, avrebbe chiesto di «tornare a parlare con le imprese e con la gente, ascoltare le loro paure, e seguire meno il sentiment dei social». Perché non si può – lamentavano in risposta alcuni colonnelli del Nord – vivere la politica come una corsa dietro a Giorgia Meloni, in una «guerra continua su Facebook». La campagna martellante su Facebook e su Twitter funzionava prima, adesso non più.

Il governatore del Veneto, dunque, sarebbe il grande accusatore di Morisi, di quell’apparato comunicativo che proprio La Stampa aveva ribattezzato col sostantivo La Bestia in segno di disprezzo. “Morisi – ricorda ancora il quotidiano – era finito nel mirino dei leghisti del Nord già lo scorso ottobre, quando era stato cooptato nella segreteria allargata del partito. In molti lo avevano visto come uno schiaffo dato da Salvini a chi invece cercava di cambiare direzione alla Lega e al suo modo di comunicare. Il passo indietro dalla segreteria da parte di Morisi però non è ancora arrivato”.

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