Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori, scontro governo- sindacati. Draghi tira dritto

15 Set 2021 20:44 - di Redazione
Draghi sindacati Green pass

Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori, del pubblico e del privato. L’estensione del passaporto vaccinale, che, salvo sorprese, dovrebbe arrivare domani in un Cdm fissato alle 16, passa da un unico provvedimento, che introdurrà l’obbligo per tutti coloro che, a partire da ottobre, si recheranno a lavoro. La conferma arriva dai segretari di Cgil, Cisl e Uil, che nel pomeriggio  erano al tavolo col premier Mario Draghi a Palazzo Chigi. Il premier li ha  messi al corrente della stretta che il governo intende varare. L’ennesima per mettere le ali alla campagna vaccinale, arrivata al nocciolo duro degli scettici, quelli più difficili da convincere. I volti scuri con cui Maurizio Landini, Pierpaolo Bombardieri e Angelo Colombini lasciando la sede del governo fanno subito intendere che le cose non sono andate nel migliore dei modi.

Green pass per tutti i lavoratori: sindacati, volti scuri. Scontro col governo

I sindacati, spiega il leader della Cgil, hanno spinto per l’obbligatorietà, ma si sono sentiti rispondere che, per ora, non è questo l’obiettivo a cui mira il governo: “ci hanno detto che sarebbe difficile attuare i controlli – spiega Landini – ma così scaricano tutto sul mondo del lavoro”. Ma lo scontro più duro è sulla gratuità dei tamponi, su cui si registra la convergenza del mondo sindacale con la Lega di Matteo Salvini e la leader di Fdi, Giorgia Meloni. Sulla richiesta di rendere i test gratuiti fino a fine emergenza, il governo ha risposto picche. Oltre a Draghi erano presenti i ministri Giorgetti, Speranza, Orlando e Brunetta.

Sui tamponi gratis sindacati con FdI e Lega. ma Draghi dice no

Sui tamponi – ricostruisce l’Adnkronos – i sindacati hanno tentato un piano  B, ovvero un regime transitorio. “Su questo non abbiamo avuto risposte”, spiegano. Lsciando intendere che forse il Cdm potrebbe slittare. E invece, poco dopo l’incontro, arriva puntuale la convocazione: la riunione si terrà alle 16, Draghi e il governo tirano dritto nonostante i dubbi delle sigle sindacali. Che, su alcuni aspetti, non hanno ancora un quadro completo del provvedimento. Un esempio su tutti, le sanzioni per i lavoratori inadempienti, quelli che si rifiuteranno di presentare il green pass al tornello.

I costi dei test a carico dei lavoratori

“Sulle sanzioni abbiamo chiesto che non sia possibile licenziare i lavoratori e su questo ci hanno dato garanzia. Ma non avendo il testo, ci riserviamo di vedere cosa scriveranno”, dice Bombardieri. Per gli ‘inadempienti’, la sospensione dal lavoro dovrebbe scattare dopo 5 giorni, a seguire la stop dello stipendio. Come per la scuola. Ma le multe -anche se di questo con i sindacati al tavolo non si è parlato,- non dovrebbero essere previste nel provvedimento, spiegano fonti di governo all’Adnkronos. Mentre sulla gratuità dei tamponi, salvo cambi di rotta decisi in corsa -alle 10.30 è in programma la riunione tra Draghi e i capidelegazione- i costi dei test dovrebbero essere a carico dei lavoratori, non dello Stato né tantomeno delle imprese. Salvo per quei dipendenti che, per certificati motivi di salute, sono impossibilitati a vaccinarsi.

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