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Il leader della Lega, Matteo Salvini parla con i giornalisti nei pressi del Senato, Roma 23 febbraio 2021. ANSA/FABIO FRUSTACI
Il leader della Lega, Matteo Salvini parla con i giornalisti nei pressi del Senato, Roma 23 febbraio 2021. ANSA/FABIO FRUSTACI

Green pass, la Lega ritira gli emendamenti. Evita il voto di fiducia e si astiene sulle proposte di FdI

Politica - di Redazione - 7 Settembre 2021 - AGGIORNATO 8 Settembre 2021 alle 08:09

Green pass, il decreto va avanti senza la questione di fiducia. La Lega ha infatti ritirato gli emendamenti al decreto, approvato lo scorso 6 agosto e che è in queste ore all’esame dell’Aula della Camera. A questo punto, non sarà necessario ricorrere al voto di fiducia sul decreto legge Covid che contiene le norme sul Green Pass. Il partito di Salvini è stata l’unica forza nella maggioranza ad aver presentato emendamenti che si sono aggiunti a quelli dell’opposizione.

Green pass, Salvini evita il voto di fiducia

La “spina nel fianco” era rappresentata da circa cinque votazioni su altrettanti emendamenti  a scrutinio segreto: tra queste, quelle relative alla richiesta di Lega, L’Alternativa C’è e FdI di innalzare a 18 anni l’esonero del Green pass, attualmente previsto a 12 anni.

Salvini: abbiamo dimostrato buona volontà ritirando gli emendamenti

Per Matteo Salvini si tratta di una mossa per distendere il clima e allontanare lo spettro dell’obbligo vaccinale. “Qualcuno voleva mettere la fiducia, eliminando la discussione in Parlamento. Invece -ha detto il leader leghista ai cronisti – il parlamento esiste per parlare, per discutere, e quindi già questo è un passo in avanti per quanto ci riguarda. Noi abbiamo dimostrato buona volontà ritirando tutti gli emendamenti e trasformandoli in ordine del giorno. E’ chiaro che -ha aggiunto Salvini- se ci bocciano le proposte, voteremo di conseguenza”.

Lega divisa tra la linea Giorgetti e quella di Borghi

Sull’estensione del Green pass lo stesso ministro Giorgetti ha certificato che si andrà verso una nuova estensione del passaporto sanitario. Una linea opposta a quella cavalcata da esponenti del partito di via Bellerio come Claudio Borghi che in caso di fiducia avrebbe votato – e insieme a lui perlomeno un’altra decina di deputati – contro l’esecutivo.

Sul punto Salvini ha così commentato: “Non c’è la conta, c’è la Lega che decide unitariamente”.  “Quello che fa Borghi – ha aggiunto – quello che fanno ministri e sottosegretari, lo decidiamo tutti insieme. Non ci sono gruppi e gruppetti. Li lascio volentieri al Pd i gruppi e gruppetti”.

Respinti gli emendamenti di FdI, la Lega si astiene

L’Aula della Camera ha respinto i tre emendamenti, presentati da Fratelli d’Italia, soppressivi dell’articolo 3 del decreto sul green pass in discussione a Montecitorio, quello che riguarda appunto l’applicazione della certificazione verde. La votazione è avvenuta con voto segreto, e ha visto 59 favorevoli, 260 contrari, mentre 82 deputati si sono astenuti. La Lega aveva annunciato la sua astensione.

 

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di Redazione - 7 Settembre 2021