Far west a Lanciano, botte da orbi con spranghe e tirapugni tra giostrai rom. Spari al campo nomadi

11 Set 2021 20:07 - di Martino Della Costa
giostrai rom

Una violenta rissa a colpi di spranghe e tirapugni tra famiglie rom di giostrai ha seminato il panico in piazza Memmo a Lanciano. Dove, apprendiamo dai siti locali, erano in corso le operazioni di installazione del luna park delle Feste di Settembre. tutto comincia nel pomeriggio di giovedì 9, quando una furibonda disputa degenera repentinamente, e dalle parole si passa alle minacce. Dagli insulti alla violenza fisica. E così, tra mazze e mani corazzate di anelli di ferro, in una piazza popolata di passanti e prossimi avventori, si scatena l’inferno.

Far west a Lanciano: violenta rissa tra giostrai rom al luna park

Una scena da far west che è pure ulteriormente peggiorata in serata quando, cinque ore più tardi, a Montesilvano sono esplosi colpi a salve, sparati all’indirizzo del campo nomadi di via Cavallotti. Un atto, sostengono gli inquirenti al momento, per lo più dimostrativo. E che, per fortuna, non ha provocato feriti o particolari danni. Ma che le prime ipotesi investigative legano alla rissa avvenuta quello stesso pomeriggio nel luna park di Lanciano. Una ressa che si è chiusa con un bilancio di cinque feriti. Oltre che con la denuncia di un 46enne… Del resto, secondo quanto riferito in queste ore dal sito Il Centro, «l’aggressione di Lanciano era avvenuta proprio nei confronti di una  famiglia di Montesilvano, impegnata a montare le giostre: 10-12 giovani, di età fra i 20 e i 40 anni e appartenenti a un’altra dinastia di giostrai nomadi lancianesi». I quali, armati di spranghe e tirapugni, si sono scagliati contro quattro montesilvanesi, per motivi che al momento sono ancora da verificare e chiarire.

Dopo le botte da orbi, colpi di pistola esplosi nel campo nomadi dove risiede una delle famiglie coinvolte

Dunque, prima la rissa, con mazze e tirapugni, in piazza Memmo a Lanciano (Ch). Poi, dopo le botte da orbi, il secondo round al buio caratterizzato dai colpi di arma da fuoco esplosi a Montesilvano (Pe). Un susseguirsi concitato di aggressioni e intimidazioni, che ha visto al centro della vicenda due famiglie di giostrai di Lanciano e  Montesilvano. Una quindicina i partecipanti alla zuffa, tra i quali una decina del posto e quattro di Montesilvano. Tutti protagonisti e vittime di uno scontro che, tra botte da orbi e spari a scopo intimidatorio all’indirizzo dell’accampamento nomadi dove vive la famiglia coinvolta nella maxi ressa, il panico l’ha fatta da padrone. Sul posto, naturalmente, si sono precipitati agenti di polizia e soccorritori con le ambulanze. Ma nessuna delle persone coinvolte nel delirio è voluta andare in Pronto soccorso per farsi medicare. Sul caso indagano gli uomini della Mobile di Chieti.

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