Dall’ambasciatore Vattani uno schiaffone giudiziario a Tosa, Montanari e Scanzi: “Diffondono fake news”
Vattani al centro delle fake news della sinistra
La nomina di Vattani era stata anche al centro di un’interrogazione parlamentare a firma di Roberto Morassut (Pd) e di un appello dell’Anpi, mentre la petizione promossa da Tosa aveva trovato il sostegno, tra gli altri, di Andrea Scanzi del Fatto Quotidiano, Saverio Tommasi di FanPage e del neo rettore dell’Università per stranieri di Siena Tomaso Montanari, in questi giorni nella bufera per alcune dichiarazioni sulle foibe. Punto cruciale della diffamazione è la “fake news” sulla partecipazione a un’aggressione avvenuta a Roma nel 1989 al cinema Capranica, accusa dalla quale in realtà il neo ambasciatore fu assolto con formula piena per non aver commesso il fatto.
L’aggressione fascista dell’ambasciatore non è mai avvenuta
Proprio su questo aspetto, il Tribunale sottolinea come “la petizione di cui trattasi nella parte esaminata costituisce un chiaro esempio di travisamento e manipolazione di uno specifico fatto storico, con il quale è stata realizzata una distorsione rispetto all’intento informativo dell’opinione pubblica che è alla base del riconoscimento dell’esimente del diritto di critica” e parla di una “prospettazione dei fatti opposta alla verità, in modo tale da gettare discredito sulla persona interessata”.