I probiotici sono l’arma contro il decadimento e l’invecchiamento del cervello. Lo studio del Cnr

5 Ago 2021 13:52 - di Redazione
Cnr

L’invecchiamento del cervello e il suo decadimento possono essere combattuti con l’uso di probiotici. Lo conferma uno studio del Cnr. Un intestino sano aiuta il cervello. I probiotici hanno effetti positivi nel combattere la perdita di funzionalità cerebrali causata da infezioni, traumi o dall’invecchiamento. C’è infatti un’interazione tra la flora batterica intestinale e il sistema nervoso centrale. A confermarlo è lo studio di un team di ricercatori del Cnr-Ibbc (Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche), pubblicato su Pharmacological Research, che ha individuato un mix di 8 ceppi batterici vivi in grado di contrastare i processi neuro-infiammatori e di stimolare la neurogenesi adulta.

Lo studio del Cnr

«È noto da tempo che l’interazione bilaterale fra la flora batterica intestinale e il cervello, il cosiddetto gut-microbioma-brain axis, gioca un ruolo fondamentale nella modulazione dei processi infiammatori sistemici, con conseguenti ripercussioni sul sistema nervoso centrale. La regolazione della flora batterica intestinale mediante l’assunzione di ceppi batterici vivi, i probiotici, rappresenta quindi un approccio molto promettente nella prevenzione e nella cura di numerose malattie», spiega Stefano Farioli Vecchioli, che fa parte del Gut-Brain Microbioma Group (Gbm Group) assieme a Carla Petrella, Francesca De Santa, Georgios Strimpakos, autori dello studio finanziato da Beingpharma srl.

Cnr, il nuovo mix di 8 ceppi batterici vivi

«Il nostro lavoro in vivo – prosegue Farioli Vecchioli – ha dimostrato che l’assunzione per 15 giorni di un nuovo mix di 8 ceppi batterici vivi (OttaBac) è in grado di proteggere e contrastare, in un modello murino, i processi infiammatori a carico del cervello e dell’intestino sottoposti a un’infezione acuta provocata da endotossine batteriche.

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