Gli studenti sul bus con le mascherine Ffp2 gratis. L’intoppo: bisogna distribuirne 3 milioni al giorno

18 Ago 2021 9:51 - di Fortunata Cerri
mascherine

Sulla scuola si naviga a vista e il problema dei trasporti per gli studenti resta insoluto.  Passeranno alla storia le immagini in piena pandemia dei mezzi stracarichi, le code sulle banchine e gli assembramenti nelle ore di punta. A meno di un mese dal suono della campanella, ancora non ci sono soluzioni certe. Il sindaco Dario Nardella in un’intervista a Repubblica Firenze ha proposto mascherine Ffp2 gratis per tutti gli studenti che utilizzano bus, metro per andare a scuola.

Gli studenti sui bus con le mascherine Ffp2

Come riporta Repubblica l’idea è piaciuta al commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo. E ora si pensa di estenderla da Aosta ad Agrigento. Il piano sarebbe già allo studio della struttura commissariale. E prevede che con l’inizio delle lezioni, con il parere favorevole del Cts, saranno gratis le mascherine Ffp2 per gli studenti che prendono tutti i giorni i mezzi pubblici per raggiungere le scuole.

L’intoppo: ne servono tre milioni al giorno

Ma già c’è un intoppo. Come ricorda Repubblica, secondo uno studio dell’Istat, nel 2019 erano tre milioni e mezzo gli studenti che utilizzavano bus e metro. A causa del Covid l’Istat stima per quest’anno tra il 10 e il 20% di giovani in meno. In sostanza dovranno essere distribuite circa tre milioni di mascherine, ogni giorno, per cinque giorni alla settimana. Facendo quattro conti all’incirca 80 milioni al mese. Chiaramente oltre a quelle chirurgiche che arriveranno alle scuole per i bambini dai 6 anni in su, i docenti e il personale.  Le mascherine Ffp2 potrebbero diventare l’unica misura di sicurezza a bordo dei bus.

I presidi: «Servono bus per le scuole»

Una misura che però non soddisfa i presidi. «Bene le mascherine ma continuo a dirlo – ribadisce il leader dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli – Servono corse dedicate che coprano i tragitti per le scuole almeno tra le 7 e le 8 di mattina e tra le 13 e le 14 per sciogliere gli assembramenti sui bus nelle fasce orarie più trafficate. Così la scuola ripartirà più sicura».

Nei giorni scorsi Giannelli era stato chiaro. «La scuola non può essere accumunata a una fabbrica, a un ufficio. Noi abbiamo proposto linee di autobus dedicate alle scuole, come si fa in molti Paesi. Bisognerebbe dedicare due, tre corse nelle fasce di orario critiche», aveva aggiunto Giannelli. «Lo scaglionamento degli ingressi, poi, pone il problema dei pendolari. Chi viene da fuori rischia di tornare a casa nel pomeriggio».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *