Temptation Island vince la gara degli ascolti: ma ora è giallo su chi ha incendiato il resort (video)

27 Lug 2021 19:07 - di Penelope Corrado
Temptation Island

Canale 5 ha vinto il prime time di ieri sera con Temptation Island che è stata seguita da 3.285.000 telespettatori e uno share del 23,71%.
Ma il reality della rete ammiraglia Mediaset fa notizia anche sulle pagine di cronaca nera per il clamoroso incendio doloso del resort che ha ospitato i concorrenti.

Il rogo nella notte a Santa Margherita di Pula

Il rogo ha devastato a Santa Margherita di Pula (Cagliari) una parte del Relais Is Morus, il resort quattro stelle sul mare dove si gira il reality show. Attorno alle 4.15 del 26 luglio, carabinieri e vigili del fuoco sono intervenuti nel complesso turistico per domare le fiamme che hanno investito la terrazza esterna del ristorante e le zone grill e benessere.

Una sessantina di persone ha dovuto lasciare nella notte la struttura durante le operazioni di spegnimento. Non è il primo incendio scoppiato nel resort che ospita Temptation Island. L’anno scorso, ai primi di agosto, nel Relais Is Morus le fiamme, di origine dolosa avevano investito la sala congressi e un’auto parcheggiata all’esterno. Gli autori del rogo avevano lasciato una lettera minatoria indirizzata alla proprietà. 

L’attentato al resort di Temptation Island di un anno fa

Anche nella notte fra il 5 e il 6 agosto 2020, l’hotel, dove da poco si era concluso il ciclo del reality, venne dato alle fiamme, con attentato poi rivendicato con una lettera minatoria lasciata sul posto. In quella occasione venne bruciata anche un’auto e una persona che partecipava all’opera di spegnimento finì intossicata in ospedale.

Gli investigatori lavorano sulla pista che porta alla stessa mano dell’agosto scorso. In quel caso, nessuno venne identificato. Stavolta gli inquirenti auspicano che i piromani abbiano lasciato qualche indizio. 

L’incendio doloso è avvenuto proprio mentre in tutt’altra parte dell’isola i roghi stanno devastando ventimila ettari di terreno. Quasi duemila persone sono state costrette ad abbandonare le loro abitazioni e la Coldiretti ha parlato di apocalisse ambientale senza precedenti. I danni alla fauna e alla vegetazione sarda hanno provocato effetti devastanti. 


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