Michetti: Roma non è amministrata, il prossimo sindaco dovrà esaltarne le vocazioni
Enrico Michetti, candidato a sindaco di Roma per il centrodestra, intervenendo a Tgcom, ha detto che Roma ha soprattutto bisogno di competenza, da mettere al servizio del cittadino. “E’ la competenza – ha spiegato – a fare la differenza, la conoscenza dei problemi, il saper interpretare le esigenze del cittadino”.
Rifiuti, Roma ha bisogno di impianti
La competenza sarebbe anche la chiave per risolvere il problema dei rifiuti. “Quando le cose non funzionano nell’igiene urbana, quindi raccolta e smaltimento e trattamento dei rifiuti – ha continuato – il 50% dipende dal comune e dall’area metropolitana e l’altro 50% dipende dalla regione. E se questi mondi retti magari da soggetti diversi remano uno da una parte e uno dall’altra il cassonetto rimano in mezzo, l’immondizia non la raccoglie nessuno e quella diventa già di per sé una discarica”.
“Allora Roma ha bisogno di impianti, i rifiuti non si smaltiscono né si possono trattare. E’ chiaro che dovremo realizzare degli impianti che siano il più possibile innovativi, meno impattanti possibile. – ha continuato Michetti – Per esempio tutti gli impianti sul riuso o il riciclo. Tutto ciò che è rifiuto può trasformarsi in prodotto. Poi c’è una quota che non si può trasformare in prodotto e per quella ci sono i termovalorizzatori”.
Michetti: l’amministrazione attuale non amministra Roma
“L’Amministrazione attuale avrebbe potuto fare qualcosa in più. Oggi Roma non è amministrata male, non è amministrata affatto. Purtroppo. Quindi tutto diventa un’emergenza. Noi dobbiamo tornare a pianificare. A dare un ordine temporale alla pianificazione e a realizzare progetti puntuali che possano in qualche misura risolvere le questioni annose. Quelle dei rifiuti, dei trasporti quelle della sicurezza”.
“Roma è una città che ha un humus straordinario – ha sottolineato Michetti – possiamo definirla città della scienza, città dell’arte, della cultura, città dello sport. Questa vocazione andrebbe esaltata. Il prossimo sindaco, a prescindere da chi vinca, dovrà interpretare Roma, la sua vocazione e cercare di adottare provvedimenti proprio nel modo in cui questa vocazione venga esaltata”.
E’ necessario semplificare le norme
“Siamo anche città della Pubblica amministrazione. Siamo città del terziario e la buona amministrazione mette al centro il cittadino. Dobbiamo creare un’amministrazione al servizio del cittadino, invece oggi abbiamo un’amministrazione ostativa dove nei regolamenti si rinviene sempre una ragione per poter dire di no: ecco quei regolamenti vanno semplificati”.
La semplificazione delle nome – ha concluso – è un’altra buona pratica per amministrare. “Ridurre le norme, tutte le norme vetuste contraddittorie, scritte male, di difficile interpretazione, quelle che creano il contenzioso: semplificare. Questo aiuta anche il funzionario nel momento in cui deve prendere una decisione e per cui laddove i regolamenti vengono semplificati poi magari con delle linee guida nei casi più complessi si aiuta il funzionario pubblico, lo si assiste laddove la decisione è importante, evitando le lungaggini”.