M5S, i comici si scatenano: “Grillo fa ridere anche in politica. Grazie per averci dato Toninelli”

2 Lug 2021 8:28 - di Gabriele Alberti
Grillo comici

I comici se la ridono. Sarà pure il loro mestiere, ma lo scontro fra Grillo e Conte ha riacceso riflessioni sull’uomo Beppe Grillo e la sua vera essenza.  Grillo è un comico che ha saltato il confine della  satira per diventare un politico? O un comico e basta? Uno che continua a confondere stili e piani dilatando all’infinito lo spazio dei suoi spettacoli? E, tirando le somme, sembra che la seconda opzione sia più gettonata proprio tra i colleghi comici, salvo eccezioni.

I comici si scatenano, Gene Gnocchi: “Grillo torna al varietà”

“Penso che per Grillo sia un ritorno al varietà. Dopo ‘Te la dò io l’America’, ‘Te lo do io il Brasile’, ha ideato questo format: ‘Te lo do io il Movimento’, dedicato proprio a Conte”. Ironizza in modo eloquente Gene Gnocchi con l’Adnkronos spingendosi persino a ringraziarlo per le risate che ha concorso ad elargire: “A lui va tanta gratitudine, perché ci ha fatto ridere tantissimo, ad esempio candidando Toninelli”, è la stoccata finale dell’umorista calciatore.

Pingitore, “bastonata” a Conte

Non meno affilato il commento del regista per eccellenza della satira politica Pierfrancesco Pingitore, a Roma con un nuovo show in cui stritola non poco il M5S e  i suoi protagonisti. Sornione alla sua maniera il regista afferma:  “Grillo è un grande comico che ha fatto e fa molto ridere. Conte non fa ridere altrettanto ma è sulla buona strada”. Un buffetto a Grillo e una bastonata a Giuseppe Conte.

Bertolino: “Grillo? Il comico di sempre”

Meno caustico Enrico Bertolino che però, nonostante Grillo abbia fondato il movimento politico dei 5 Stelle, gli tributa la palma del bravo comico: “Grillo è sempre Grillo, è solo il contesto che è cambiato. Prima era il teatro, ora è il web, ma lui è l’abile provocatore di sempre che stimola il pensiero, che tira il sasso e poi mostra la mano. Le modalità di questi giorni le definirei persino un ritorno alle origini, sullo stile del suo famoso intervento al Festival di Sanremo, l’invettiva contro Sandro Mayer. Allora chiese al pubblico ‘Chi è d’accordo con me’? Lo stile, dunque, è quello di sempre…”.

La stoccata: “Conte si rivolga al Pd se vuole fare l’allenatore”

Insomma Grillo è un bravo comico ma i comici non mancano comunque di sottolineare, nel bel mezzo della “guerra civile” all’interno del  Movimento, come il comico genovese non sia immune da una certa autoreferenzialità: “Grillo ha ragione, nel senso che Conte si ostina a voler allenare una squadra che ha già l’allenatore;  che è Grillo, quindi tu al massimo puoi fare il secondo – punge  Gene Gnocchi -. Secondo me Conte dovrebbe rivolgersi al Pd per allenare. Il Pd infatti non ha allenatore: cioè ha Letta, ma è un traghettatore, non è proprio un allenatore. Sarebbe più logico che guardasse verso quella sponda”.

I comici ridono: “Conte è devoto a Padre Pio, Grillo a se stesso”

E Bertolino accosta le foto dei due personaggi con una delicata sottolineatura che ha lo stesso sapore: “Scegliere fra loro è impossibile. La contrapposizione non sta in piedi. Sono antitetici. Uno sregolato, vestito con le tute, che gira con la mascherina con la stampa della sua faccia. L’altro super preciso, sembra il personaggio di un romanzo inglese di Agatha Christie, con un aplomb che gli ha garantito il successo in una certa fascia di persone. Insomma davvero antitetici. Uno devoto a Padre Pio e l’altro semmai a se stesso”.

Massimo Boldi fuori dal coro

Unica voce del tutto fuori dal coro l’atore comico Massimo Boldi: “Io sono un amico di Beppe Grillo. E sono nella condizione di capire che non è certo una persona sciocca. E’ una persona che sa quello che vuole. E se sta facendo certe scelte è perché ci ha pensato. E io non sono per niente in disaccordo con lui”. L’amicizia è sempre l’amicizia.

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