Green pass, la Lega di lotta e di governo non regge più: “fuoco amico” sui parlamentari in piazza

29 Lug 2021 11:23 - di Viola Longo
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Non solo gli attacchi da sinistra. La decisione di alcuni esponenti della Lega di partecipare alle manifestazione di ieri contro il Green pass ha provocato reazioni anche nello stesso Carroccio, dove non sono mancate prese di distanze di peso. «Quella della fiaccolata non è la mia piazza», ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza Stato Regioni, Massimiliano Fedriga. «Io non ci sono andato e ritengo che i miei colleghi abbiano sbagliato ad andare», ha commentato anche il capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari.

I parlamentari leghisti «in piazza contro la Lega»

Ieri sera a piazza del Popolo sono stati lanciati, tra l’altro, slogan contro il governo come «Draghi, Draghi, la senti questa voce: vaff….». Una circostanza che ha portato, per esempio, Libero a titolare sul fatto che Claudio «Borghi va in piazza contro la Lega e il Green pass». Insomma, a dare rilievo al dato politico della presenza leghista in piazza, corroborata anche dall’adesione di Armando Siri, Simone Pillon e dell’eurodeputato Antonio Maria Rinaldi. Tutti «a titolo personale», ma sottolineando, come hanno fatto Pillon e Siri nei commenti della vigilia, «la grande libertà di coscienza che con la guida di Salvini viene data ai parlamentari».

Molinari: «I miei colleghi hanno sbagliato ad andare»

Dunque, rimettendo insieme i pezzi del mosaico, la manifestazione di ieri avrebbe dato prova ancora una volta della tentazione della Lega di farsi partito di lotta e di governo. Stavolta, però, con qualche scricchiolio. Mentre Borghi ancora stamattina rivendicava che «sono idee che devono trovare rappresentanza e io sono molto contento di aver portato la mia presenza» e che «è un governo di unità nazionale, ma questo non vuol dire che tutto il Paese deve essere d’accordo», il suo capogruppo Molinari sottolineava che «io non ci sono andato e ritengo che i miei colleghi abbiano sbagliato ad andare». «Penso che gli esponenti del mio partito che sono nel governo abbiano sbagliato ad andare in piazza. E quella, comunque, non era la piazza della Lega. Era una piazza autoconvocata su un tema che però la Lega ha posto al governo», ha aggiunto Molinari, ospite di Agorà Estate su Rai Tre.

Fedriga: «La piazza contro il Green Pass? Non è la mia»

Per Fedriga, poi, la necessità è quella di «informare, informare. Spiegare che la campagna vaccinale è fondamentale senza mettere sulla graticola chi ha dubbi». Ma la fiaccolata dei No pass, ha chiarito in un’intervista a Repubblica, «non è la mia piazza». «Mi sembra un atteggiamento corretto quello del governo, c’è l’equilibrio che serve in questo momento. Se il quadro epidemiologico dovesse peggiorare, ci saranno altre misure. In caso contrario, come speriamo, bastano quelle già approvate», ha proseguito Fedriga, per il quale questo «non è il momento degli strappi, bisogna tenere unito il Paese, mi preoccupa molto la lotta fra fazioni». «La libertà di manifestare e di esprimere dissenso è sacra. E non bisogna criminalizzare chi pone dei dubbi. Ma credo sia importante non alimentare contrapposizioni forti sulla pandemia, non ideologizzarla né politicizzarla. Personalmente – ha quindi concluso – non condivido la campagna No vax o No pass».

 

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