Dopo “Giuseppi” anche al nuovo premier storpiano il nome e diventa “Dragi”. Gaffe al summit Fao (video)
Ha preso il via oggi presso la sede romana della Fao il Pre-Food Systems Summit, un momento preparatorio di sostanza in vista del Vertice sui Sistemi Alimentari che il Segretario Generale dell’Onu Guterres ha convocato per la Settimana Ministeriale della 76esima Assemblea Generale del settembre prossimo. “La lotta contro tutte le forme di malnutrizione va di pari passo con la salvaguardia dei regimi alimentari tradizionali e della diversità alimentare. Quasi 3 miliardi di persone in tutto il mondo non hanno accesso a regimi alimentari sani. Nell’Africa subsahariana e nell’Asia meridionale, quasi il 60 per cento della popolazione non può permettersi un’alimentazione sana”, ha ricordato il premier Mario Draghi.
Le parole di Draghi in apertura del pre summit della Fao
“Dobbiamo promuovere abitudini alimentari sane preservando le culture alimentari tradizionali che sono state costruite nel corso dei secoli.Il G20 ha aperto la strada per il summit di settembre. Questo pre-summit è l’occasione per trasformare il modo in cui noi pensiamo, produciamo e consumiamo il cibo globalmente. Sono certo che le vostre proposte susciteranno un grande interesse e vi auguro grande successo”, conclude.
La crisi del Covid e le conseguenze sull’alimentazione mondiale
“La crisi sanitaria in corso ha generato una crisi alimentare. Come fatto per i vaccini, dobbiamo agire con la determinazione per migliorare l’accesso ad una quantità adeguata di approvvigionamenti alimentari. Con la Dichiarazione di Matera, il G20 ha aperto la strada al ‘Food Systems Summit’. Questo pre-summit è occasione per trasformare il modo in cui pensiamo, produciamo e consumiamo cibo, a livello globale”.
Al termine dell’intervento del presidente del Consiglio è arrivato anche il messaggio del direttore generale della Fao, QU Dongyu, che ha ringraziato il premier “Dragi”, suscitando ilarità tra i giornalisti, un po’ come quando Trump ribattezzò “Giuseppi” Conte…
“Dobbiamo trasformare i nostri sistemi alimentari per renderli più resilienti e inclusivi”, ha detto Qu Dongyu. “Siamo in un momento critico: prima della pandemia eravamo già in ritardo per gli obiettivi di sviluppo sostenibili. La pandemia ha aggravato la situazione ancora di più”, ha proseguito il direttore generale della Fao. “Abbiamo un compito storico: dobbiamo definire una nuova impostazione, più olistica, trasformare i sistemi alimentari e renderli più sostenibili”. “E dobbiamo cambiare in modo da avere un’organizzazione all’altezza, con strumenti innovativi, inclusivi ed efficienti. Obiettivi per arrivare a una vita e un ambiente migliori che non trascurino nessuno”.